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Il ministro Pichetto Fratin ha parlato dunque dell’alluvione in Emilia Romagna: “Il primo intervento è stato di emergenza, immediato, per consentire alle popolazioni di rialzare la testa. Ne seguirà un altro”. L’impegno principale del ministro sarà quello di “innescare un meccanismo grazie al quale gli interventi programmati e finanziati si facciano e si facciano in tempi brevi. Una sfida rafforzata dalla consapevolezza che gli eventi che dovremo fronteggiare saranno sempre più frequenti e più violenti. Ricordiamoci che in Emilia ha piovuto in pochi giorni il quantitativo di acqua che solitamente scende in 6 mesi”.
L’obiettivo del ministro è di sostenere lo sviluppo delle rinnovabili: “O siamo capaci di raggiungere l'obiettivo della transizione energetica, oppure non andremo lontano. Attualmente due terzi dell'energia proviene da fonte fossile e un terzo da rinnovabili, dobbiamo ribaltare questa situazione. Dobbiamo istallare oltre 12 gigawatt all’anno e spero si siano create le condizioni per raggiungere questo obiettivo, che è ambientale ma anche di sicurezza nazionale”. Quindi, un commento sulle comunità energetiche. “Io spero si chiuda prestissimo, l’Unione europea sta definendo i particolari perché c’erano alcune modifiche e le abbiamo concordate. Io spero che a breve l’Ue trasmetta l’ok alla proposta che ricalca il modello trentino e poi la proposta diventi decreto”.