Venerdì, 17 Novembre 2023 - 16:12 Comunicato 3223

Al Festivalmeteorologia di Rovereto è stato illustrato Trentino Clima 2021-2023 da parte dei tecnici Appa
Il clima di domani

Al Festivalmeteorologia di Rovereto è stato illustrato Trentino Clima 2021-2023, il programma di lavoro verso la futura Strategia di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici della Provincia autonoma di Trento. Nel pomeriggio, la sessione dal tema “Comunicare il meteo in un clima che cambia”.
[ Giancarlo Ballauco @giancarlo.ballauco]

Temperature medie annuali in aumento almeno fino al 2050 con un incremento medio atteso di circa 1 grado al 2030 e fino 2 gradi nel 2050 rispetto alla media del periodo 1981-2010. Ondate di calore in crescita in termini frequenza intensità e precipitazioni che, se non cambiano sensibilmente per quantità totale annua, aumentano però di intensità media nei giorni di pioggia, confermando la tendenza verso fenomeni intensi più frequenti in futuro e un probabile aumento dei periodi di siccità. In ulteriore calo, poi, sulle Alpi, il numero di giorni con neve al suolo, soprattutto alle quote inferiori a 2000 m. È questo lo scenario climatico di temperature e precipitazioni delineato per il Trentino dai risultati preliminari del DICAM dell’Università degli Studi di Trento e illustrato questa mattina, 17 novembre 2023, durante la prima sessione del Festivalmeteorologia che si è tenuta al Palazzetto dello Sport di Rovereto. Proiezioni che, oltre a confermare il cambiamento climatico in atto, rendono imprescindibile l’attuazione di strategie di adattamento. Ecco che la Provincia autonoma di Trento è già partita per elaborare una Strategia che costituirà lo strumento di riferimento futuro per l’azione amministrativa provinciale nell’affrontare l’emergenza climatica.

“Stiamo lavorando già dal 2020 al programma di lavoro Trentino Clima 2021-2023 che è il programma che ci porterà ad approvare auspicabilmente nel corso del 2024 una Strategia provinciale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici – commenta Lavinia Laiti di APPA, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente della Provincia autonoma di Trento che ha curato l’incontro dedicato alla COP28 (la prossima Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima) -. In questo lavoro siamo supportati da tutte le altre strutture della Provincia di Trento, riunite all’interno del Ttavolo provinciale di coordinamento e azione sui cambiamenti pratici, ma anche dal prezioso contributo degli enti che fanno ricerca sul territorio: l’Università di Trento, Fondazione Mach, Fondazione Kessler, Muse e Hub Innovazione Trentino ci supportano proprio sul fronte dell’approfondimento tecnico scientifico. Le nostre attività hanno l’obiettivo di individuare lle misure di adattamento e di mitigazione che costituiranno la strategia, ma allo stesso tempo siamo molto attivi sul fronte sia dell'educazione ambientale che dell'informazione e della comunicazione sul tema dei cambiamenti climatici”. I risultati preliminari, evidenzia Laiti, riguardano per ora i settori della gestione delle risorse idriche, il mondo dell'agricoltura, dell'allevamento, gli impatti dei cambiamenti climatici su ecosistemi e salute, con alcune strategie già definite consultabili nel documento di sintesi pubblicato ad agosto 2023 e che si può trovare sul sito www.climatrentino.it.

“Per quanto riguarda le attività più centrate sulla comunicazione – conclude Laiti - invito invece a partecipare all’evento di lunedì 20 novembre che si terrà al Muse come percorso di avvicinamento alla COP28, la conferenza ONU sul clima che si terrà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre. Accompagneremo alla conferenza un gruppo di giovani trentini che vi prendono parte come osservatori e faranno un’esperienza di giornalismo partecipativo durante questo fondamentale evento internazionale”. E proprio sui giovani si è focalizzata l’attenzione della sessione del mattino del Festival che è iniziata con l’illustrazione del progetto “Citizen Science con le Scuole per salvaguardare e valorizzare i dati climatici”. 

Moderata da Maurizio Maugeri (Università di Milano), la sessione ha presentato le diverse iniziative avviate a livello nazionale per la valorizzazione della Citizen Science (attività finalizzate alla ricerca scientifica a cui partecipano tutti i cittadini) e per il recupero dei molti dati meteorologici raccolti nel passato e ancora oggi confinati in archivi cartacei. Dati che digitalizzati e opportunamente organizzati permetteranno di effettuare una dettagliata ricostruzione del clima del passato della nostra penisola e, quindi, studiarne tendenze e variabilità. 

Si continua, nel pomeriggio, con la sessione dal tema “Comunicare il meteo in un clima che cambia”.

Il programma completo è consultabile online su www.festivalmeteorologia.it 

La diretta delle sessioni di oggi, 17 novembre 2023, è visibile in streaming su YouTube all’indirizzo


L'intervista a Lavinia Laiti

L'intervista è scaricabile a questo link .

(us)


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