Venerdì, 03 Agosto 2012 - 02:00 Comunicato 2371

Via libera dalla Giunta provinciale al Piano Vino: il Consorzio Tutela unico soggetto rappresentativo del settore. Il ruolo della FEM
IL VINO TRENTINO? "DI MONTAGNA", AUTOCTONO E SOSTENIBILE

La campagna vendemmiale 2012, ancorchè guastata in alcune zone viticole dalle grandinate di metà luglio, si annuncia "storica". Non stiamo parlando della qualità delle uve e dei vini che ne deriveranno (le prime previsioni si faranno solo nelle prossime settimane) ma dell'avvio di un nuovo corso, di una nuova stagione per il settore vitivinicolo trentino, sul cui "rilancio" si discute da tempo. La Giunta provinciale ha infatti approvato oggi, su proposta dell'assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini, il "Piano operativo per lo sviluppo e la promozione del settore vitivinicolo trentino". Un documento atteso, frutto di una serie di apporti e confronti allargati a tutte le componenti del settore, i cui esiti hanno portato, come si ricorderà, prima al cosiddetto "Documento dei 4 saggi" e poi ai documenti delle due commissioni "Produzione" e "Promozione" direttamente incaricate dalla Giunta provinciale. Un Piano che trova premessa, da ultimo, nel protocollo d'intesa sulle proposte di rilancio del settore firmato il 18 maggio scorso dall'assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini e dai presidenti del Consorzio Tutela Vini del Trentino, Federazione trentina della Cooperazione, Associazione Vignaioli Trentini, Associazione Vitivinicoli del Trentino. "Finalmente le diverse realtà del settore vitivinicolo trentino - commenta Mellarini - nella condizione di fare squadra, acquisendo una più forte visibilità sui mercati, che è poi quella che spetta ad un comparto che valorizza ad un tempo produzioni, ambiente, paesaggio. In questo modo la viticoltura trentina potrà esprimersi in maniera compiuta e organica, esaltando le sue peculiarità. Il continuo distinguo fra una realtà e l'altra in passato ha nuociuto al settore e ha avvantaggiato altri soggetti e altri sistemi territoriali. Grazie all'apporto prezioso di un soggetto come la Fondazione Mach possiamo ora avviare una fase nuova."-

Quale "carattere" dovrà mostrare la viticoltura trentina prefigurata dal Piano approvato oggi? Quello di una viticoltura "di montagna" e/o "alpina", e al tempo stesso dichiaratamente sostenibile. Sarà questa l'etichetta, il marchio identitario, che si vuole distingua sui mercati interno e internazionali i vini del Trentino da quelli di ogni altra zona. Vini autoctoni, diversi perchè nati da vigneti coltivati in quota, che affondano le radici in terreni "difficili", ognuno dei quali vocato per esaltare le peculiari caratteristiche di una varietà piuttosto che un'altra, accarezzati da profili climatici particolari, lavorati con passione da viticoltori per i quali è prezioso un singolo acino d'uva.
E' dunque arrivato il tempo, dopo averne tanto parlato, di passare dalle parole ai fatti, di entrare insomma nella "fase operativa", come si legge nella delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale, che sull'intera partita del rilancio della viticoltura trentina vuole mantenere e manterrà un ruolo di complessiva regia. Una strategia che dovrà svilupparsi puntando a quattro obiettivi: il miglioramento della qualità sia intrinseca che percepita del vino trentino; la creazione di uno specifico marchio legato alla sostenibilità delle produzioni; la responsabilizzazione dei produttori nella fase di promozione attraverso l'individuazione del Consorzio Tutela Vini del Trentino quale soggetto rappresentativo del settore, nonchè in Trentino Marketing Spa quale unico interlocutore istituzionale e soggetto deputato all'accompagnamento del Consorzio stesso; lo sviluppo di idonee sinergie tra produzione e commercializzazione, sia all'interno del settore agricolo che al di fuori dello stesso.

Ma ecco le azioni previste nel Piano Vino.
1. La Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S .Michele a/A (F.E.M.) attiverà una specifica area di attività dedicata all'enologia applicata con i seguenti compiti:
- sviluppare centri di analisi-valorizzazione per i vitigni autoctoni e/o distintivi in accordo con il Consorzio tutela vini del Trentino e le categorie vitivinicole, nelle rispettive zone di produzione, al fine di favorire le imprese nella comunicazione della propria identità nell'interesse dell'intero territorio;
- mettere a disposizione del settore vitivinicolo enologi qualificati allo scopo di fornire valutazioni organolettiche dei vini monitorati;
- puntare ad una tipicità riconosciuta dei vini autoctoni e/o distintivi;
- promuovere, d'intesa con il Consorzio Tutela Vini del Trentino, concorsi enologici per i vitigni autoctoni e/o distintivi;
- fornire soluzioni e risposte operative a problematiche di ordine enologico rappresentate dal Consorzio e dai produttori di vino;
- diffondere, attraverso specifici momenti formativi, cultura d'impresa e di marketing per gli operatori del settore vitivinicolo;

2. La F.E.M., in accordo con il Consorzio Tutela Vini del Trentino, promuoverà un percorso operativo per la diffusione della sostenibilità mediante:
- la caratterizzazione del territorio trentino attraverso un monitoraggio permanente sulle vocazionalità viticole;
- lo studio delle forme di allevamento e dei metodi di produzione nonché la ricerca delle varietà idonee nelle diverse zone;
- la diffusione di metodi di coltivazione sostenibili, anche grazie al protocollo d'intesa per la difesa integrata in viticoltura sottoscritto dai produttori vitivinicoli, sotto la regia del Consorzio;
- la possibilità di tutelare con un marchio le produzioni sostenibili;

3. Il Consorzio Tutela Vini del Trentino sarà il soggetto rappresentativo per lo sviluppo dell'attività di promozione istituzionale della vitivinicoltura trentina ancorata ai valori cardine del territorio provinciale quali sostenibilità, identità alpina ed affidabilità;

4. Azione di supporto, per il tempo necessario, di Trentino Marketing SpA al Consorzio, individuando la società quale unico interlocutore istituzionale per lo sviluppo dell'attività di promozione;

5. Individuazione e promozione di "reti di impresa" quale strumento strategico per favorire sinergie tra produttori sia nella fase produttiva che di trasformazione e commercializzazione. A tal fine la Provincia si impegna a sostenerne la diffusione, se necessario procedendo alle opportune modifiche normative;

6. Modifica (con un provvedimento che la Giunta adotterà in un momento successivo) delle Disposizioni attuative della misura di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, inserita nel programma nazionale di sostegno di cui al Regolamento (CE) n. 479/2008, per le campagne viticole dal 2008/2009 al 2012/2013, con l'obiettivo di rafforzare l'impianto di varietà autoctone e/o distintive a partire dalla prossima campagna viticola. (cz) -