“Dobbiamo nel tempo arrivare a creare dinamiche migliori di condivisione del rischio bancario a livello europeo – ha affermato - Dobbiamo accertarci che le banche lavorino bene, funzionino, non falliscano, e per farlo dobbiamo pensare in una dimensione paneuropea: transfrontaliera dovrà essere la gestione del rischio, ma dovranno esserlo anche i trasferimenti, resi, nel frattempo, più sicuri”.
Perché le banche avranno, per il presidente dell’EBA, un chiaro ruolo di intermediazione nel futuro europeo, ma solo e soltanto se saremo in grado di garantire loro solidità e stabilità. “Sappiamo che le esigenze del domani in Europa prevedranno l’uso di molto denaro – ha proseguito – ma questo non deve spaventarci: siamo in una situazione positiva, abbiamo risparmiato molto, e dunque il vero interrogativo non sarà dove reperire i fondi, quanto piuttosto come impiegarli. Avremo bisogno di obiettivi comuni. E avremo bisogno di banche che facciano da intermediari in un modello in cui tutti avranno un ruolo – i mercati finanziari, il settore pubblico, le private equity”. Ma come ottenere un efficace ruolo di mediazione? Attraverso l’armonizzazione, ovvero attraverso norme che siano uguali per tutti i Paesi membri, e poi attraverso una stretta vigilanza.
I tempi sono maturi, per Campa, che descrive più volte le banche come robuste e capaci di superare gli shock. Maturi al punto che sapranno svolgere un ruolo di perno nella transizione ambientale e in quella digitale, anche se fondamentale sarà porre attenzione a due rischi oggi considerati centrali dall’Autorità Bancaria Europea: le degenerazioni delle tensioni geopolitiche, che potranno produrre una guerra informatica, e la tutela dell’inossidabilità delle banche stesse di fronte alla progressiva digitalizzazione e presenza di fornitori esterni (le aziende informatiche).
E i crypto-prodotti che scenari presenteranno? “L’EBA ha previsto una regolamentazione, per cui servirà presentare una domanda di autorizzazione a commercializzare tale prodotto in Ue poi, ancor una volta, sarà centrale la vigilanza” – ha concluso.