Domenica, 26 Maggio 2024 - 13:45 Comunicato 1382

Dal mercato unico europeo alla digitalizzazione, il ruolo delle banche in futuro

Prevede la centralità assoluta delle banche, José Manuel Campa, presidente dell’Autorità Bancaria Europea, nei futuri scenari dell’UE, ma una centralità che si fonda soprattutto sul loro duplice ruolo di intermediazione e di gestione dei rischi. “L’unione dei mercati finanziari europei è stato uno dei programmi principali dell’Europa dell’ultimo quinquennio – ha raccontato al Festival dell’Economia di Trento – e dovrà proseguire ancor più assiduamente in futuro. In questo scenario le banche potranno (e dovranno) avere due ruoli principali: fungere da consulenti nelle attività di investimento e da intermediari con le aziende non finanziarie; ed emettere strumenti finanziari”. Lo stesso posizionamento spetterà loro, poi, anche nel far fronte nelle transizioni ambientale e tecnologica, con una prospettiva che, per Campa, deve guardare ancora una volta in direzione di una dimensione paneuropea.
[ Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT]

“Dobbiamo nel tempo arrivare a creare dinamiche migliori di condivisione del rischio bancario a livello europeo – ha affermato - Dobbiamo accertarci che le banche lavorino bene, funzionino, non falliscano, e per farlo dobbiamo pensare in una dimensione paneuropea: transfrontaliera dovrà essere la gestione del rischio, ma dovranno esserlo anche i trasferimenti, resi, nel frattempo, più sicuri”.

Perché le banche avranno, per il presidente dell’EBA, un chiaro ruolo di intermediazione nel futuro europeo, ma solo e soltanto se saremo in grado di garantire loro solidità e stabilità. “Sappiamo che le esigenze del domani in Europa prevedranno l’uso di molto denaro – ha proseguito – ma questo non deve spaventarci: siamo in una situazione positiva, abbiamo risparmiato molto, e dunque il vero interrogativo non sarà dove reperire i fondi, quanto piuttosto come impiegarli. Avremo bisogno di obiettivi comuni. E avremo bisogno di banche che facciano da intermediari in un modello in cui tutti avranno un ruolo – i mercati finanziari, il settore pubblico, le private equity”. Ma come ottenere un efficace ruolo di mediazione? Attraverso l’armonizzazione, ovvero attraverso norme che siano uguali per tutti i Paesi membri, e poi attraverso una stretta vigilanza.

I tempi sono maturi, per Campa, che descrive più volte le banche come robuste e capaci di superare gli shock. Maturi al punto che sapranno svolgere un ruolo di perno nella transizione ambientale e in quella digitale, anche se fondamentale sarà porre attenzione a due rischi oggi considerati centrali dall’Autorità Bancaria Europea: le degenerazioni delle tensioni geopolitiche, che potranno produrre una guerra informatica, e la tutela dell’inossidabilità delle banche stesse di fronte alla progressiva digitalizzazione e presenza di fornitori esterni (le aziende informatiche).

E i crypto-prodotti che scenari presenteranno? “L’EBA ha previsto una regolamentazione, per cui servirà presentare una domanda di autorizzazione a commercializzare tale prodotto in Ue poi, ancor una volta, sarà centrale la vigilanza” – ha concluso.

(kd)


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