Venerdì, 30 Agosto 2013 - 02:00 Comunicato 2463

Decisione della Giunta su proposta dell'assessore Alessandro Olivi per sostenere la liquidità delle imprese
DIECI MILIONI DI EURO PER L'ANTICIPAZIONE DEI CREDITI DERIVANTI DALLE PROCEDURE DI CONCORDATO

La Giunta provinciale, su proposta dell'Assessore all'industria, artigianato, commercio e cooperazione, Alessandro Olivi, ha deciso di attuare un nuovo intervento di sostegno alla finanza d'impresa, anticipando, con il parziale utilizzo di risorse pubbliche e tramite i Confidi, il pagamento dei crediti da concordato. La dimensione dell'intervento sarà di circa 10 milioni di euro. Il governo provinciale ha inteso così corrispondere alla forte preoccupazione manifestata dalle organizzazioni imprenditoriali circa tempi e rischi nell'incasso, da parte di molte imprese, dei crediti accertati nell'ambito di procedure concorsuali, in particolare i cosiddetti "concordati in continuità". Come evidenziato dalle parti imprenditoriali, incertezza e tempistica, legati all'attuale scenario economico, rendono molto difficile il realizzo di questi crediti o, in attesa, l'accesso ai naturali canali bancari. Proprio per questo viene chiesto il finanziamento con strumenti diversi. "Questo nuovo, ulteriore sforzo a sostegno della liquidità delle aziende - ha detto l'assessore Olivi - viene compiuto per garantire loro i mezzi finanziari adeguati, anche al fine di mantenere invariati i livelli occupazionali".-

L'intervento della Provincia, che sarà sottoposto la settimana prossima al confronto con le Categorie economiche, punta ad una "combinazione virtuosa" di risorse pubbliche, assegnate ai Confidi, con risorse proprie di questi ultimi, visto anche lo specifico interesse degli associati.
Le risorse pubbliche proverranno dai fondi stanziati dalla Regione Trentino Alto Adige con la legge finanziaria 2013 per lo sviluppo del territorio e, secondo lo schema condiviso dalla Giunta provinciale, affluiranno ai Confidi come integrazione straordinaria dei fondi rischi, nell'ammontare di 10 milioni di euro, adeguatamente ripartito fra i tre enti (Confidimpresa Trentino, Cooperativa Artigiana di Garanzia e Cooperfidi).
La condizione proposta sarà che almeno metà della suddetta integrazione debba essere utilizzata per finanziamenti diretti alle imprese, nella forma di anticipazione dei crediti da concordato, con priorità per i concordati in continuità aziendale; che detta quota di risorse sia combinata con risorse proprie dei Confidi di almeno pari ammontare; e che la restante quota sia finalizzata ad accrescere le potenzialità dei Confidi nel prestare garanzie a favore delle imprese, anche per accompagnare e supportare la nascita di fondi comuni di investimento mobiliare chiusi per emissioni di minibond o per altre analoghe operazioni.
In tal modo le anticipazioni di crediti da concordato ammonterebbero ad almeno 10 milioni di euro, mentre i fondi rischi Confidi sarebbero comunque arricchiti di almeno 5 milioni di nuova liquidità, a sostegno delle possibilità per il sistema imprenditoriale di accedere al credito.
L'anticipazione sarà limitata al credito accertato dagli organi del concordato (la perdita rispetto al credito originario rimane perciò fuori dal circuito e totalmente a carico dell'impresa).
Soggetti beneficiari dell'intervento saranno le imprese ammesse agli aiuti della legge 6/99 - escluse banche, assicurazioni, imprese a loro volta in procedura o comunque in difficoltà - che vantino un credito accertato nell'ambito di procedure di concordato, con preferenza per quelli in continuità.
I finanziamenti, di importo compreso fra un minimo di euro 30.000 e un massimo di euro 500.000, sono proposti entro un tetto massimo pari ad euro 50.000 per impresa aumentati di euro 15.000 per ciascuna U.L.A.(Unità-lavorativa-anno), e comunque fino alla concorrenza dell'importo del credito vantato.
Le condizioni economiche dei finanziamenti dovranno essere allineate a quelle praticate per il Fondo di rotazione (il tasso di interesse dovrà tendenzialmente corrispondere alla metà di quello di mercato, salva l'incidenza dei costi amministrativi).
Quanto, infine, alle procedure amministrative, la gestione dei finanziamenti sarebbe interamente eseguita dai Confidi, anche attraverso l'organismo unitario (consorzio) in via di costituzione.
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