Venerdì, 31 Maggio 2019 - 17:49 Comunicato 1236

Come reagiscono le vittime della globalizzazione secondo Di Tella

Rafael Di Tella, professore all'Università di Harvard, ma anche atleta olimpionico di scherma, oggi era al Festival dell'Economia, nella sala Marangonerie del Castello del Buonconsiglio. per parlare delle reazioni della vittime della globalizzazione. Ad introdurre i lavori Eugenio Occorsio giornalista de "La Repubblica". Di Tella ha presentato al pubblico del Festival uno studio sulle reazioni alla perdita del posto di lavoro a seguito della delocalizzazione, del cambiamento tecnologico o di errori del management, spiegando come in realtà sia i sostenitori di Trump, che quelli di Clinton di fronte agli "shock" del mercato hanno reazioni simili.

Argentino di nascita, laureato in economia all'Università di Buenos Aires e ora professore di Business Administration ad Harvard, Di Tella con l'aiuto di grafici e tabelle ha spiegato come la scolarizzazione sia inversamente proporzionale alla voglia di protezionismo e come le donne tendano ad essere più protezioniste degli uomini. E poi, sebbene in generale i sostenitori di Clinton abbiamo una minor "voglia di protezionismo", nel momento in cui vengono sottoposti ad uno shock rispetto al mercato del lavoro diventino "protezionisti tanto quanto un normale sostenitore di Trump". Analoga reazione si ha fra le persone più scolarizzate che, sottoposte a uno shock, si ritrovano ad "essere attirate dal protezionismo". 
In sostanza, come ha concluso Occorsio, Rafael Di Tella ci ha spiegato come "la vittoria di Trump dimostra che una certa anima protezionista sia in qualche modo da ritrovare in tutti noi".

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(at)


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