Lunedì, 12 Agosto 2024 - 16:55 Comunicato 2098

Si rinnova e arricchisce la collaborazione tra Apss e le Procure di Trento e Rovereto a sostegno delle vittime di violenza
Codice rosso: allargata la convenzione alla procura del Tribunale per i minorenni

Si estende anche al Tribunale per i minorenni di Trento la collaborazione degli psicologi dell’Azienda sanitaria a supporto delle forze dell’ordine e della magistratura nell’ascolto delle vittime di violenza familiare e di genere. La convenzione tra Apss e le Procure della Repubblica di Trento e Rovereto è stata rinnovata e firmata oggi anche dalla Procura del Tribunale per i minorenni di Trento. La rinnovata collaborazione tra Apss e le Procure è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa al Palazzo di giustizia di Trento alla presenza dell’assessore alla salute Mario Tonina, del procuratore della Repubblica di Trento Sandro Raimondi, del procuratore della Repubblica di Rovereto Orietta Canova, del procuratore della Repubblica per i minorenni di Trento Mansueto Maria Crepaz, del direttore generale Apss Antonio Ferro, della direttrice per l’integrazione sociosanitaria di Apss Elena Bravi e di Sabina Grigolli dell’U.o. di psicologia. La firma della convenzione è stata l’occasione per fare il punto sull’applicazione del Codice rosso in Trentino, un programma innovativo per livello organizzativo e sistematicità di intervento grazie al quale Apss, assieme alle Procure, è stata pioniera a livello nazionale.
Rinnovo convenzione Codice rosso. Da sinistra Grigolli, Bravi, Raimondi, Canova, Tonina, Crepaz e Ferro [ Ufficio comunicazione Apss]

La collaborazione tra Apss e le Procure nasce nel 2019, con l’introduzione della legge 69/2019 «Codice Rosso» che tutela le vittime di violenza familiare o di genere. La Legge prevede che il procuratore della Repubblica acquisisca, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, le informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato il reato. Grazie alla convenzione, Apss mette a disposizione psicologi per affiancare la polizia giudiziaria e il pubblico ministero in questa fase di ascolto. Tra le misure previste dall’accordo, c’è anche la formazione dei professionisti sanitari che diventano di fatto ausiliari di polizia giudiziaria a supporto della magistratura.

Il procuratore della Repubblica di Trento, Sandro Raimondi, nel suo intervento ha ringraziato tutti quelli che hanno contribuito a far crescere negli anni il progetto evidenziando l’unicità della convenzione a livello italiano: «il supporto degli psicologi in un momento così delicato è davvero importante, perché consente di evitare domande sbagliate ed è di grande supporto nell’impostazione della strategie e dell’attività di indagine. I numeri di questi anni ci confermano quando sia strategica la collaborazione quotidiana con Apss».

«È fondamentale – ha dichiarato la procuratrice della Repubblica di Rovereto Orietta Canova – che sin dall’inizio per la parte offesa ci sia un ausilio di questo tipo, perché questo significa cominciare l’attività di indagine nel modo migliore, a protezione della parte più vulnerabile, di cui spesso ci siamo dimenticati. Questo protocollo lo garantisce con ottimi risultati; dobbiamo essere fieri di una collaborazione che a livello italiano rappresenta un unicum».   

«Il mio grazie personale – ha evidenziato il procuratore della Repubblica per i minorenni Mansueto Maria Crepaz – va all’Azienda sanitaria e all’assessorato per aver esteso questo protocollo anche al Tribunale dei minorenni. È fondamentale ascoltare tempestivamente il minore vittima di violenza e il supporto psicologico nel momento delicatissimo della presa in carico delle vittime è davvero prezioso. Fino ad oggi dovevamo fare ricorso a professionisti esterni, ma oggi grazie a questo protocollo il percorso è stato istituzionalizzato, a beneficio dei minori coinvolti».

«Questa collaborazione – ha dichiarato il dg Apss Antonio Ferro – è la perfetta sintesi dell’efficace integrazione tra diversi organi istituzionali che pur venendo da mondi diversi hanno saputo mettere a fattor comune saperi e professionalità, lavorando in sinergia per il bene di chi è vittima di violenza. Siamo orgogliosi di poter proseguire in maniera proficua una collaborazione dalla forte valenza sociale e di aver ampliato il supporto al Tribunale dei minori. Come sanità pubblica dobbiamo guardare sempre con grande attenzione alle categorie più fragili. Voglio infine ringraziare in particolare i nostri psicologi: il dato annuale degli interventi è la dimostrazione di un impegno davvero rilevante».

«La parola chiave di questo protocollo – ha evidenziato la direttrice per l’integrazione socio sanitaria Elena Bravi – è integrazione. Questo accordo ha un valore etico e sociale perché riguarda il supporto ai vulnerabili, in uno dei momenti più vulnerabili. Affrontare questi primi momenti potendo contare sulla collaborazione tra enti diversi è fondamentale, oltreché arricchente per tutti i professionisti coinvolti. Dobbiamo proseguire nel solco di questa collaborazione integrando questo accordo e aggiungendo sempre nuovi tasselli come abbiamo fatto oggi con il coinvolgimento del Tribunale per i minorenni. Dobbiamo anche continuare ad investire come già stiamo facendo sulla formazione dei nostri psicologi e degli organi di polizia e della magistratura. A conferma della bontà di questo progetto voglio ricordare il premio che abbiamo ricevuto lo scorso anno per le aziende pubbliche nell’ambito della Convention di Bologna “Protagoniste in sanità 2023” e le “Linee di indirizzo per l’intervento dello psicologo come ausiliario di polizia giudiziaria nel Codice rosso”, un documento dove abbiamo sistematizzato l’esperienza sin qui maturata con il contributo di tutti gli psicologi Apss». 

Ad illustrare i dati di attività è stata Sabina Grigolli dell’Unità operativa di psicologia: «pur nella difficoltà di riuscire a garantire la presenza dei nostri psicologi 7 giorni su 7 h24, abbiamo fortemente creduto in questo progetto e i dati ci danno ragione; nei primi sei mesi del 2024 abbiamo avuto 170 richieste di intervento degli psicologi Apss, di cui  un terzo sono state per assistenza a minori. Per fine anno ci aspettiamo di arrivare quasi a 400 interventi, che è un bell’incremento rispetto ai 215 ascolti totali del 2023. Per quanto riguarda le tipologie di reato si evidenziano nel 2023 59 casi di violenza complessa (sia fisica, sia psicologica ...), 65 casi di maltrattamento e 43 situazioni di violenza psicologica, seguiti da una ventina di casi di violenza sessuale e assistita (situazioni riguardanti minori). Dobbiamo continuare a stare accanto alle persone vulnerabili. Esserci in questi primi momenti vuol dire fare prevenzione». 

L’assessore provinciale alla salute Mario Tonina ha voluto confermare il suo appoggio e quello della Giunta alla convenzione evidenziando come «un fenomeno come quello della violenza familiare e di genere vada affrontato attraverso un patto di collaborazione tra le istituzioni. Ringrazio Apss e le Procure per la grande disponibilità dimostrata. Dobbiamo guardare alle categorie più fragili sempre con grande attenzione e questa tutela va garantita a maggior ragione nei confronti dei minori, che rappresentano il nostro futuro. La politica di fronte a temi come questi deve essere particolarmente sensibile e attenta. Grazie alla nostra speciale autonomia ancora una volta abbiamo saputo essere concreti attraverso un modello di integrazione istituzionale che nel resto del Paese viene preso ad esempio. Dobbiamo continuare a lavorare su questa strada e parallelamente investire sulla prevenzione, che è tema strategico, a maggior ragione su temi delicati come questo». 

 

 

 

 

Immagini a cura dell'Ufficio comunicazione Apss: https://drive.google.com/drive/folders/1y9SmFiMnKyxBNd6iOdP2XYQodNr8Ka1R?usp=drive_link 

Service video a cura dell'Ufficio stampa Pat: https://drive.google.com/drive/folders/1wY5QOONrUP7Agbx6P1n5g3HCd7CkO40C?usp=drive_link

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