Venerdì, 24 Febbraio 2012 - 02:00 Comunicato 459

La Giunta dà mandato all'assessore Panizza di presentare domanda per avviare il procedimento
CANDIDATURA UNESCO PER IL SISTEMA DIFENSIVO EUROPEO DEGLI ASBURGO

Il percorso andrà condiviso con altri soggetti europei che presentano la stessa realtà storico-monumentale

La Giunta provinciale nella seduta odierna ha dato mandato all'Assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione Franco Panizza di presentare nelle sedi adeguate domanda di inserimento nella Lista Propositiva italiana del "sistema difensivo europeo degli Asburgo", e di quello trentino in particolare, quale passaggio indispensabile per l'avvio del procedimento di candidatura nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, stimolando al contempo un'azione condivisa con altri soggetti europei cointeressati alla medesima realtà storico-monumentale.-

Il sistema fortificatorio realizzato dall'Impero asburgico negli anni immediatamente precedenti il primo conflitto mondiale ha caratteristiche peculiari uniche. Il suo settore trentino, parte essenziale di quello europeo, è frutto di una visione unitaria di strategia militare, ingegneristica, di innovazione tecnologica e organizzazione sociale. Un patrimonio unico che testimonia l'evoluzione della tecnologia difensiva dal XIX al XX secolo. Il Trentino, posto al centro dell'arco alpino meridionale, è sempre stato uno degli assi principali di comunicazione e transito fra l'Europa centrale e il bacino del Mediterraneo. Per questo il territorio è stato densamente fortificato con opere di sbarramento e di controllo collocate lungo vie e percorsi, sin dalle epoche più antiche, dalle rocche preistoriche ai castra romani, alle chiuse e ai castelli medievali.
Particolare importanza strategica nel contesto europeo, il Trentino lo raggiunge però nel periodo intercorrente tra la seconda metà del XIX secolo e la prima guerra mondiale, nell'ambito dell'Impero austro-ungarico, dopo che con la seconda e terza guerra di indipendenza, gli adiacenti territori della Lombardia (1859) e del Veneto (1866) furono annessi al Regno d'Italia. Conseguenza diretta di tale situazione storico-politica fu proprio l'inserimento della nostra terra nel contesto dell'organico sistema fortificatorio esteso in dieci Paesi europei. Nel Trentino furono così realizzati forti, trinceramenti, opere in caverna, osservatori, campi reticolati, ecc. Il tutto collegato in sistemi funzionali interdipendenti e supportato da una serie di apparati di servizio quali strade militari, ospedali, caserme, baracche, depositi, teleferiche, infrastrutture che interagivano strettamente con il territorio.
Per questo la Provincia autonoma di Trento ha dato avvio, dieci anni fa, al "Progetto Grande Guerra" con l'obiettivo di assicurare non solo la memoria di quel tragico evento, ma anche la tutela e la valorizzazione dei beni monumentali presenti sul territorio. Uno dei campi di maggior intervento ha riguardato il recupero e la valorizzazione delle fortificazioni austro-ungariche, intrapreso dalla Soprintendenza per i Beni architettonici che ha realizzato anche uno studio sul sistema fortificatorio trentino nell'ambito dell'Impero austro-ungarico. Lo studio ha permesso di raggiungere una visione globale del patrimonio fortificatorio realizzato in Europa: dieci i Paesi considerati, 32 i sistemi difensivi schedati e 516, in totale, i forti catalogati. La valorizzazione del patrimonio della Grande Guerra è dunque al centro dell'azione provinciale già da numerosi anni: nel 2003, attraverso l'art. 8 della legge provinciale n. 1; successivamente con l'art. 54 della legge 27/2010, con il quale si è previsto un programma pluriennale di progetti culturali, di studi, di ricerche, di interventi nel campo della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico relativo al primo conflitto, compreso il recupero e il ripristino di percorsi e manufatti militari. Va in questa linea anche la mozione approvata dal Dreier-Landtag, per impegnare i governi del Trentino, dell'Alto Adige e del Land Tirol su programmi comuni, nonché l'articolo inserito nell'ultima Finanziaria per concentrare in un'unica "voce" gli interventi relativi alla Grande Guerra. In questi mesi, inoltre la Provincia autonoma di Trento, assessorato alla cultura - con il supporto del Museo Storico Italiano della Guerra, la Fondazione Museo storico del Trentino, Trentino Marketing e altri soggetti del territorio - sta inoltre mettendo in campo un progetto di grande respiro in vista del centenario della Grande Guerra.
Tutto ciò non fa che confermare lo straordinario valore del sistema di forti in Trentino, patrimonio che, anche in vista della ricorrenza del centenario dallo scoppio della Grande Guerra, andrà soggetto ad una particolare valorizzazione. Per questo, la Giunta provinciale ha oggi dato mandato all'Assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione Franco Panizza di avviare il procedimento di candidatura nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO del sistema difensivo dell'Impero austro-ungarico (che comprende 10 Paesi e una trentina di piazzeforti diverse), e di quello trentino in prima istanza. -