Lunedì, 29 Gennaio 2024 - 17:57 Comunicato 167

Oggi presso l'Aula magna del Collegio Arcivescovile di Trento un confronto sul ruolo della scuola nella prevenzione del disagio giovanile
Benessere scolastico. Gerosa: “Costruire modelli che mettano al centro anche la salute dei nostri studenti”

La vicepresidente e assessore all’istruzione della provincia autonoma di Trento, Francesca Gerosa, ha partecipato questo pomeriggio al convegno “La scuola che cura”, iniziativa dedicata al tema del benessere psicologico nel contesto scolastico, organizzata da Istituto Artigianelli di Trento, Scuola Centrale Formazione - SCF e Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione dell’ Università di Trento.
“Un confronto importante su un tema delicato quanto cruciale, che deve stare particolarmente a cuore a tutti noi: la salute e il benessere dei nostri ragazzi anche nell’ambiente scolastico, dove passano la maggior parte delle loro giornate - le parole della vicepresidente - . Credo che sempre più, il post Covid ce lo ha dimostrato, occorra lavorare per garantire accanto al diritto all’istruzione anche il diritto alla salute per i nostri ragazzi, ambienti di apprendimento sereni che oltre a saper insegnare in modo efficace sappiano ascoltare e capire le loro difficoltà, aiutandoli a superarle tirando fuori il meglio di loro stessi. Ecco quindi che a partire dal dialogo e dal confronto su questi temi e sulle azioni che si possono attuare, possiamo costruire modelli vincenti che possono fare delle nostre scuole davvero luoghi di crescita dove nessuno è lasciato indietro ma ciascuno è aiutato a ritrovarsi e percorrere la propria strada” ha concluso la vicepresidente Gerosa.

Un pomeriggio di confronto che ha riunito presso l’Aula magna del Collegio Arcivescovile di Trento docenti, psicologi ed esperti per indagare l’esistenza di modelli integrati e possibili soluzioni pedagogiche, didattiche e organizzative da attuare nelle scuole per la prevenzione del disagio psicologico giovanile.

La giornata è stata aperta dal direttore dell’Istituto Artigianelli, Erik Gadotti, che ha subito introdotto nel dibattito il concetto di psicologia positiva fatto proprio dalla Positive Academy, un percorso di auto-formazione nato per dare supporto tramite la formazione continua agli operatori della salute mentale promosso dalla Scuola Centrale Formazione e raccontato da Casandra Cristea e, in videocollegamento, da Marietta Remoundou della Hellenic Association of Positive Psycology (HAPPSY).
La dirigente del Servizio istruzione della Provincia, Monica Zambotti, ha fatto invece il punto sul quadro normativo illustrando le linee guida per la promozione e il benessere psicologico nelle scuole trentine, mentre Roberta Bommassar, psicologa e psicoterapeuta, parlando di disagio giovanile ha fatto una panoramica sull’evoluzione delle patologie emergenti nel mondo degli adolescenti e dei giovani adulti.
Gadotti e il vicedirettore dell’Istituto Artigianelli Marco Fransceschini hanno poi raccontato gli strumenti ed il modello di interventi ed azioni messi in atto dall’istituto.
Paola Venuti, prorettrice dell’Università di Trento nonché psicologa e psicoterapeuta, insieme agli psicologi Carolina Coco e Stefano Cainelli, ha parlato di luoghi terapeutici e terapie di contesto nella scuola.
Prima del dibattito conclusivo è stata citata anche l’esperienza del laboratorio di inclusione scolastica e sociale della Rock Spectrum Experience band, nata in seno al Laboratorio di osservazione diagnosi formazione del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento.

Intervista alla vicepresidente Gerosa

 

Le immagini

 
A questo link le immagini e l'intervista alla vicepresidente Gerosa 

(sr)


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