
L’ambito di intervento non riguarda più solo la promozione della professione artigiana, ma anche la valorizzazione dell’artigianato trentino e dei suoi prodotti, dando pieno riconoscimento alla ricchezza e alla qualità di questo settore. Lo sguardo è rivolto in particolare ad iniziative di interesse provinciale con un elevato grado di rilevanza dal punto di vista professionale, culturale o formativo. Si guarda in particolare a manifestazioni o eventi che qualificano e promuovono l’artigianato trentino, le imprese, i prodotti artigianali trentini, o che si propongono di diffondere sul territorio provinciale tematiche riguardanti l’artigianato e l’avvicinamento alla professione dei giovani.
La delibera introduce importanti novità anche dal punto di vista operativo. Viene rivisto e potenziato il sistema di valutazione dei progetti, con parametri più specifici e adatti a valorizzare l’originalità, la qualità e l’impatto delle iniziative presentate. Sono stati aggiornati i massimali di spesa, portando il limite massimo da 200mila a 250mila euro, e fissata una nuova soglia minima di 5.000 euro, per garantire il sostegno a progetti di maggiore consistenza e valore. Migliora anche l’efficienza amministrativa: la procedura per la concessione dei contributi è stata snellita, con l’eliminazione del parere obbligatorio del comitato consultivo e una riduzione dei tempi di istruttoria da novanta a sessanta giorni.
Ulteriore elemento qualificante è la possibilità di distinguere e valutare separatamente iniziative dedicate alla promozione dell’artigianato, attività rivolte alla formazione e all’avvicinamento dei giovani alle professioni artigiane e progetti che integrano entrambe le finalità. Questo consente di premiare con maggiore precisione i contenuti più rilevanti e strategici.