Il direttore generale Ferro nell’annunciare l’adozione della delibera ha evidenziato: «Nel corso del prossimo anno, ho intenzione di essere interlocutore diretto di ciascuna organizzazione sindacale rappresentativa del personale dipendente (dirigente e non), prima di tutto per raccogliere le proposte e le riflessioni che i rappresentanti sindacali hanno da portare ai vertici aziendali – in un’ampia operazione ascolto delle stesse – e poi per dare impulso ad una fase nuova di confronto sui tanti temi già presenti e sui nuovi che emergeranno, anche dalla fase di ascolto. Questa seconda fase sarà necessariamente affidata a una delegazione trattante di parte pubblica con un coordinamento affidato a Luciano Bocchi, dirigente di lunga esperienza da me delegato, che sarà diretta emanazione della direzione generale e la rappresenterà nei tavoli».
In ragione dei temi trattati, poi, tutti i direttori e i dirigenti aziendali dovranno essere pronti a essere chiamati al tavolo di confronto, per contribuire alla definizione di accordi che soddisfino i lavoratori e qualifichino sempre più la professionalità dei singoli, ma anche allo sviluppo del nuovo modello organizzativo territoriale e ospedaliero dell’Apss, in modo da assicurare al cittadino il miglior servizio sanitario possibile, garantendo equità di accesso e favorendo le eccellenze negli ospedali e sul territorio.
«In questo contesto – prosegue Ferro – ringrazio in particolare i dirigenti dei servizi personale che, assieme a tutti i loro collaboratori, stanno lavorando con intensità e abnegazione per aiutarci ad affrontare le difficoltà di questo periodo nell’acquisizione di nuovi professionisti e nei processi di fidelizzazione di chi già presta servizio in Apss. Difficoltà questa che permarrà anche nel 2023 stante la particolare situazione di criticità del mondo del lavoro della sanità pubblica non solo in Trentino ma in tutto il territorio nazionale. La sanità è fatta di persone: ogni lavoratore, qualsiasi sia il suo ruolo, la sua funzione e la sua sede di lavoro, è il vero valore della nostra azienda sanitaria. A tutti loro e a ciascuno di loro va l’apprezzamento e il ringraziamento mio e del Consiglio di direzione. A ciascuno di loro la stima che, non potendoli raggiungere ad uno ad uno, si vuole dimostrare anche dando un nuovo e più pregnante ruolo alle organizzazioni sindacali, anche nella ricerca di soluzioni organizzative che qualifichino i lavoratori e garantiscano sempre più qualità ai servizi erogati».