Domenica, 14 Ottobre 2012 - 02:00 Comunicato 3128

Dellai a Pozza di Fassa, durante la Festa del ringraziamento
AUTONOMIA, UN SOGNO COLLETTIVO CHE TUTTI DEVONO DIFENDERE

"L'Autonomia non è una congettura giuridica. È un sogno collettivo, un patrimonio prezioso, non solo per noi, ma per il nostro Paese e per la stessa Europa". Lo ha ricordato questa mattina il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, intervenendo alla Festa del ringraziamento promossa dall'Unione dei Ladini di Fassa che si svolge, come da tradizione, la seconda domenica del mese di ottobre. La cerimonia del "detelpai" era iniziata con una breve sfilata da piazza San Nicolò a Pozza di Fassa, seguita dalla messa celebrata da don Dapra' e dall'esibizione della Compagné dala musega. Nell'ambito della festa è stato consegnato a Dellai un riconoscimento speciale per l'impegno a favore della comunitá ladina.-

"Ciò che vale per i ladini - ha commentato Dellai - vale per tutti i trentini che hanno il dovere di percepire il vero valore dell'autonomia". Come dire: "spesso non ci si rende conto di quel che si ha" e forse per questo il presidente della Provincia ha voluto rivolgere il primo pensiero ai ladini dell'area bellunese le cui aspirazioni non trovano sbocco a causa di "scelte sbagliate", che nascono "quando si pensa che i territori di montagna possano essere semplicemente accorpati", quasi si stessero ripetendo gli errori del Colonialismo nell'epoca in cui si definivano i confini "tracciando delle righe sulla carta geografica".
"Dobbiamo essere consapevoli - ha detto Dellai - del valore straordinario di questa esperienza, di questa straordinaria realtà delle Terre Alte. Non siamo custodi solo di un territorio bello, ma di un insieme di valori civili che si esprimono in tanti modi, dal rapporto intimo col territorio alla pratica concreta della solidarietà, dalla cultura del bene comune a quella del senso del limite, dal rispetto delle regole al sentirsi responsabili. Tutto questo patrimonio è prezioso non solo per tutti noi, ma per il nostro Paese, per la stessa Europa, specialmente in tempi come questi, sferzati da un'aria di verticalizzazione che molti vorrebbero legittimare con la scusa della crisi economica finanziaria. Ma da tempo diciamo che questa crisi ha investito anche i valori e credo che proprio nel "giacimento" rappresentato dalle esperienze custodite dalle Terre Alte vada scavata la via del riscatto".
Come detto, quest'anno l'Unione dei Ladini di Fassa ha voluto dedicare la tradizionale festa del ringraziamento al presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai. Nel nuovo teatro parrocchiale, alla presenza della procuradora, Cristina Donei e dei sindaci di Fassa, prima il presidente onorario dell'Unione, Antone Pollam e poi il presidente, Silvano Ploner hanno ricordato come Lorenzo Dellai nei suoi anni di governo del Trentino abbia sempre dimostrato sensibilità e attenzione speciali nei confronti dei ladini, spronando gli stessi amministratori e operatori culturali a mettere la lingua e l'identità al primo posto, quale vero tratto distintivo della popolazione di Fassa. A questo hanno fatto seguito negli anni le leggi sulla scuola ladina, e, da ultimo, la più recente legge per le minoranze linguistiche e la riforma istituzionale con il ripristino del Comun General de Fascia.
Quale accenno al bilancio delle cose fatte in questi anni, Dellai ha posto l'accento sul metodo piuttosto che sulle realizzazioni materiali. "Il senso di questo percorso - ha spiegato - va cercato nell'impegno a difendere gli strumenti attraverso i quali si concretizza l'autogoverno, a partire dalla scuola, dalla lingua, dalle istituzioni locali dell'autogoverno che devono saper rigenerare quella capacità dello "stare insieme" che ha sempre caratterizzato la nostra storia".
Durante la santa messa celebrata nella chiesa di Pozza di Fassa in ladino fassano dal decano don Giuseppe Dapra' è stato dato l'annuncio che entro anno sarà pubblicato un testo liturgico di preghiere, canti e benedizioni in lingua ladina per valorizzare ulteriormente la lingua di minoranza anche nelle varie celebrazioni.
In segno d'amicizia a Lorenzo Dellai, l'Union di Ladins di Fassa ha donato una statua in legno dell'artista fassano Matthias Sieff raffigurante proprio una stretta di mano che, insieme al classico detelpai, sancisce l'amicizia che in questi anni si è consolidata tra il presidente e la gente di Fassa.

Foto servizio e filmato a cura dell'Ufficio stampa -