Venerdì, 21 Settembre 2012 - 02:00 Comunicato 2833

La Giunta provinciale approva la deliberazione dell'assessore Mauro Gilmozzi
ASILI NIDO, L'ORGANIZZAZIONE IN CAPO ALLE COMUNITÀ

"Un altro passo importante nel cammino della riforma istituzionale e per il ruolo che le Comunità sempre più stanno assumendo nel tessuto del nostro territorio". Così Mauro Gilmozzi, assessore all'urbanistica, enti locali e personale commenta la decisione della Giunta provinciale che ha oggi approvato la deliberazione che dà attuazione all'importante paragrafo del Protocollo d'intesa in materia di finanza locale per il 2011. Riguarda la riorganizzazione in ambiti territoriali ottimali dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, ovvero gli asili nido che ospitano bambini dagli 0 ai 3 anni. E i servizi saranno organizzati in capo alle Comunità, tranne che per il territorio della Valle dell'Adige, e comunque nel rispetto dell'autonomia gestionale dei Comuni. Sarà proprio l'assessore Mauro Gilmozzi, unitamente a Marino Simoni, presidente del Consiglio delle autonomie locali del Trentino, a sottoscrivere - mercoledì 26 settembre - l'intesa raggiunta.-

E' con la firma del protocollo tra Provincia e Consiglio delle autonomie, nel 2011, che si è previsto - per quel che riguarda gli asili nido - la riorganizzazione del servizio sulla base di ambiti territoriali ottimali. Questo per garantire maggiore equità all'utenza, oltre che perseguire obiettivi di miglioramento in termini di efficienza e di efficacia gestionale anche attraverso la valorizzazione delle migliori esperienze già presenti nei comuni dei territori". La riorganizzazione prevista punta dunque a garantire le condizioni di accessibilità al servizio omogenee per ambiti territoriali ottimali e punta a razionalizzare le risorse organizzative già presenti nei territori.
Si è quindi disposto che i servizi socio-educativi per la prima infanzia siano organizzati per ciascun ambito territoriale ottimale in capo alle Comunità, tranne che per il territorio della Valle dell'Adige nel quale si è prevista l'attivazione di una gestione intercomunale dei servizi su base convenzionale. Spetterà dunque alle Comunità la definizione della programmazione dell'offerta dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e quindi la decisione di istituire nuovi servizi. Nel definire l'organizzazione e la gestione dei servizi le Comunità potranno comunque riconoscere ai Comuni una propria autonomia gestionale da esercitarsi nel rispetto di alcuni indirizzi che le medesime Comunità dovranno individuare per garantire condizioni di fruizione omogenee dei servizi nei propri territori. Tali indirizzi si esplicheranno attraverso la definizione di standard minimi di qualità, di livelli tariffari minimi e massimi, e di una regolamentazione generale. Le Comunità potranno altresì concordare con i Comuni lo svolgimento di compiti operativi riguardanti la gestione dei servizi. In ciascun territorio si articolerà una gestione unitaria sotto l'indirizzo, il coordinamento e il controllo della Comunità.
L'autonomia gestionale è garantita a quei Comuni che, ad oggi, abbiano già attivato il servizio di nido d'infanzia anche in forma convenzionale tra loro e ai Comuni già ammessi a finanziamento per la realizzazione di nidi d'infanzia. L'autonomia gestionale è riconosciuta anche ai Comuni che abbiano già attivato il servizio di nido familiare fatta salva la possibilità per le Comunità, nel momento in cui le medesime attiveranno nuovi nidi d'infanzia, di valutare l'opportunità di mantenimento di questi nidi familiari. Una valutazione che si rende necessaria in quanto la disciplina provinciale di settore attribuisce ai nidi familiari natura complementare rispetto ai nidi d'infanzia. (cm) -