Venerdì, 01 Febbraio 2013 - 02:00 Comunicato 264

Fissati i criteri di ripartizione delle risorse statali disponibili per la cassa integrazione in deroga e per la mobilità in deroga
AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA: FIRMATO UN ACCORDO TRA PROVINCIA E PARTI SOCIALI

Sottoscritto oggi da Provincia e parti sociali il Protocollo d'intesa che disciplina gli ammortizzatori sociali in deroga. Hanno siglato l'accordo il presidente della Provincia autonoma di Trento, la Confindustria, i sindacati, l'Unione Commercio turismo servizi professionali e piccole imprese, la Confesercenti, l'Associazione Artigiani e piccole imprese, l'Associazione Albergatori, la Federazione trentina della Cooperazione e la Coldiretti.
Preso atto che la crisi economica continua a produrre i propri effetti negativi sulla struttura occupazionale del Trentino, che pure versa in condizioni migliori rispetto ai livelli raggiunti nel resto del Paese, il protocollo estende anche per il 2013 le azioni provinciali messe in atto per affrontare l'emergenza occupazionale e per attuare gli ammortizzatori sociali in deroga, che prevedono il riconoscimento di un sostegno al reddito utilizzando la cassa integrazione guadagni (cig) in caso di mantenimento del posto di lavoro e la mobilità in caso di perdita del posto di lavoro.
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Il 12 dicembre 2012 il Consiglio dei ministri ha approvato la norma di attuazione che conferisce alla Provincia autonoma di Trento la delega alla gestione degli ammortizzatori sociali, ad esclusione degli ammortizzatori in deroga. In attesa degli ammortizzatori sociali provinciali, anche per il 2013 sono comunque previsti sostegni al reddito a favore dei lavoratori disoccupati e sospesi dal lavoro.
Per il 2013 gli ammortizzatori sociali in deroga potranno contare su un finanziamento complessivo da parte dello Stato pari a 200 milioni di euro; qualora però le risorse messe a disposizione fossero insufficienti, potranno intervenire i ministeri del Lavoro e dell'Economia e finanze che disporranno in via eccezionale l'utilizzo di quota a parte delle risorse destinate al finanziamento dei fondi interprofessionali nel periodo giugno-dicembre 2013.
Sulla base dell'intesa sottoscritta tra Governo, Regioni e Province autonome il 22 novembre dello scorso anno e relativa al corrente 2013, la concessione dei trattamenti previsti per gli ammortizzatori in deroga rimane assegnata alle Regioni e alle Province autonome e sarà effettuata sulla base delle risorse disponibili che, per la Provincia autonoma di Trento, ammontano a 1.200.000 euro per il 2013.
Criteri e modalità
Il protocollo siglato oggi fissa i criteri di utilizzo delle prime risorse statali per il 2013 per la mobilità in deroga e la cassa in deroga, che ammontano a 1.200.000 euro.
Per la mobilità in deroga viene riservata una quota di 700mila euro, mentre per la cassa in deroga saranno a disposizione 500mila euro.
Per quel che riguarda la ripartizione delle risorse destinate alla Cassa integrazione guadagni in deroga fra i diversi settori economici, si seguiranno i seguenti criteri:
- un primo 70% delle risorse viene ripartito coerentemente ai fabbisogni emersi nei diversi settori economici nel corso del 2012 (secondo la classificazione INPS agricoltura, artigianato, industria, terziario).
- Il rimanente 30% sarà assegnato successivamente, in relazione ai bisogni che emergeranno.
Disciplina degli ammortizzatori sociali in deroga
Per quel che riguarda la disciplina degli ammortizzatori in deroga, il protocollo fissa le seguenti modalità.
Cassa integrazione guadagni in deroga
La cig in deroga viene riservata agli stessi destinatari, alle medesime condizioni e modalità già contemplate negli accordi sottoscritti tra le parti nel 2009 e nel 2011, a meno che non intervengano sostanziali modifiche nella legislazione statale e salvo quanto previsto dal protocollo firmato oggi. La cassa in deroga viene autorizzata per un periodo di sospensione dal lavoro non superiore a 200 ore per lavoratore a decorrere dal 7 gennaio 2013. Sono escluse le imprese che dal 2010 al 2012 hanno avuto una media di ore autorizzate per lavoratore sospeso superiore a 500 ore e quelle cessate o soggette a procedura concorsuale.
Le domande devono essere presentate entro il termine perentorio di 20 giorni di calendario dalla data di inizio della sospensione.
Mobilità in deroga e durata dell'intervento
Possono beneficiarne i lavoratori con età pari o superiore a 50 anni al momento del licenziamento, che risultino iscritti alla lista di mobilità, siano in possesso nel corso del 2012 dei requisiti per usufruire della mobilità in deroga ed esserne beneficiari alla data del 31 dicembre 2012 per un periodo inferiore agli otto mesi. Per questa categoria di lavoratori la durata dell'indennità di mobilità in deroga deve consentire al lavoratore di completare il periodo di otto mesi non interamente goduto nel corso del 2012 e non può comunque essere superiore a 60 giorni.
Ne beneficiano anche i lavoratori con età pari o superiore ai 50 anni al momento del licenziamento, iscritti alla lista di mobilità, senza diritto alla indennità di mobilità nazionale e in possesso nel corso del 2013 dei seguenti ulteriori requisiti: scadenza dell'indennità di disoccupazione ordinaria nel corso del 2013, aver assolto all'obbligo di dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Per questa categoria la durata dell'indennità è fissata in un periodo massimo di 60 giorni.
Disciplina applicativa
Per tutto ciò che non è ricompreso nell'accordo siglato oggi, si applica quanto previsto in materia di mobilità statale dalla legge n. 223 del 1991. Le modalità applicative e interpretative della regolamentazione fissata dall'accordo di oggi verranno stabilite dalla Commissione provinciale per l'impiego. I termini massimi di istruttoria per la concessione delle autorizzazioni ai trattamenti sono disciplinati con provvedimento dell'Agenzia del Lavoro. Le procedure di accesso agli ammortizzatori in deroga verranno integrate con un apposito accordo tra Provincia autonoma di Trento e INPS.
Gli ammortizzatori sociali in deroga che fanno parte dell'accordo siglato oggi in Provincia sono concessi fino all'esaurimento delle risorse disponibili. Le future assegnazioni di risorse statali saranno riservate alla cassa integrazione in deroga, con una ripartizione che sarà concordata con un successivo atto.
(m.n.)
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