Il disegno di legge sul contenimento del consumo del suolo è un progetto normativo ormai di lunga gestazione parlamentare, di assoluta rilevanza per l'ordinamento statutario, in quanto mirato alla valutazione e quantificazione della superficie agricola consumabile in ciascun territorio regionale. Il suo livello di dettaglio statale è tale da impattare direttamente sull'esercizio delle funzioni legislative esclusive delle due Province autonome in materia di urbanistica, di paesaggio, di agricoltura e di governo del territorio, nonché sull'esercizio delle competenze in materia di pianificazione territoriale.
Il disegno di legge contempla in effetti una norma di salvaguardia delle competenze delle Autonomie speciali. Ma nella sua articolazione contiene una serie di riferimenti espressi alle Province autonome di Trento e Bolzano decisamente incompatibili con la formula di salvaguardia finale. Si tratta di disposizioni che demandano allo Stato - in una procedura complessa che coinvolge anche le regioni e Province a Statuto speciale - la quantificazione dei limiti di utilizzazione delle aree agricole. E' noto che fra i pilastri dell'Autonomia del Trentino vi è il Piano urbanistico provinciale, che dagli anni 60 ha scandito per ben 3 ventenni l'evoluzione dell'ordinamento statutario sotto il profilo del governo del territorio e della tutela dell'ambiente e del paesaggio. Il Pup contiene infatti una rigorosa disciplina pianificatoria e normativa concernente le destinazioni d'uso del territorio, con particolare attenzione alla salvaguardia delle aree agricole e segnatamente di quelle di pregio. Va considerato che, in relazione alle caratteristiche orografiche del Trentino - molte montagne e solchi vallivi - la tutela degli spazi aperti di rilievo agricolo, paesaggistico e da destinare all'alpeggio rappresenta uno dei pilastri del governo del territorio. La scarsità delle aree agricole e il loro pregio sotto il duplice profilo delle coltivazioni tipiche e del turismo rappresnetano un imperativo per la pianificazione territorialee lo sviluppo sostenibile.
Olivi ha sottolineato pertanto che, al di là di una condivisione generale sulle impostazioni del disegno di legge, le Province di Trento e Bolzano hanno già avanzato concrete proposte emendative in Senato, al fine di garantire che la nuova normativa statale che si va profilando sia coerente con l'ordinamento dell'Autonomia.