
Tra le principali novità introdotte con il nuovo provvedimento, come detto, spicca una maggiore tutela economica per le donne vittime di violenza: è stata infatti prevista la possibilità di aggiornare le domande per la quota di sostegno al reddito (quota A, cosiddetta “attualizzazione dei redditi”) nei casi in cui lo stato di vittima sia verificato dai Servizi sociali territoriali o da enti accreditati, permettendo così una valutazione più puntuale della condizione economica del nucleo familiare.
Viene inoltre confermata la sospensione della quota condizionata B1, relativa al mantenimento, cura ed educazione dei figli minori, scelte motivata dalla volontà di non gravare ulteriormente sui nuclei familiari con figli, in un contesto economico che ha registrato un aumento del costo della vita.
Il provvedimento chiarisce anche alcune disposizioni in tema di sanzioni e rettifiche: in particolare, viene definito il termine massimo entro cui possono essere effettuate correzioni alle domande e viene precisato il periodo di validità delle dichiarazioni di attualizzazione dei redditi, che non possono avere effetti retroattivi e devono essere rinnovate ogni sei mesi.
Infine, si specifica che le finalità del cosiddetto “bonus idrico” nazionale risultano già ampiamente assorbite dall’AUP, grazie al sistema provinciale che garantisce un sostegno economico complessivo ai soggetti in situazione di vulnerabilità.
Le domande possono essere presentate presso gli enti di patronato a decorrere dal 15 maggio 2025.