Mercoledì, 30 Dicembre 2015 - 12:33 Comunicato 3244

Approvato protocollo d’intesa tra le Reti di riserve, la Provincia autonoma di Trento e Trentino Marketing
Al via il percorso di candidatura alla Carta europea del turismo sostenibile

Il sistema provinciale delle Reti delle Riserve del Trentino avvia il percorso di candidatura alla Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS). Lo ha deciso oggi la Giunta provinciale su proposta dell’assessore alle infrastrutture e all’ambiente Mauro Gilmozzi. I candidati, per potere essere insigniti della Carta, attraverso l’attivazione di specifici percorsi partecipativi con gli stakeholders locali devono redigere una strategia di sviluppo turistico sostenibile ed impegnarsi ad un piano d’azione concordato specifico per l’area. Attraverso il protocollo d’intesa le otto reti di riserve interessate - ovvero Alto e Basso Sarca, Alta Val di Cembra/Avisio, Monte Baldo, Alpi Ledrensi, Monte Bondone, Fiemme/Destra Avisio e Val di Sole – affidano alla Provincia autonoma di Trento le risorse finanziarie per coordinare il processo di candidatura alla Carta e affidare a Federparchi l’incarico tecnico di redazione della strategia. “L’obiettivo di questo protocollo - ha spiegato l’assessore Mauro Gilmozzi - è quello di affermare il sistema provinciale delle Reti delle riserve del Trentino come strumento per promuovere una strategia unitaria di sviluppo locale sostenibile, assegnando un forte ruolo di indirizzo alla Provincia. Nel contempo si sperimenta un metodo innovativo di finanziamento di un progetto di sistema che consente di razionalizzare le risorse umane e finanziarie”.

La Provincia autonoma di Trento, tramite il Servizio Aree Protette e Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con il Dipartimento della cultura turismo promozione e sport e Trentino Marketing, ha delineato nei mesi scorsi il progetto TURNAT "Strategia provinciale di turismo sostenibile nelle aree protette” con l’obiettivo principale di costruire una strategia di valorizzazione sostenibile delle aree protette attraverso un uso consapevole e responsabile delle risorse territoriali e il coinvolgimento dei principali attori territoriali in un processo di confronto e ideazione di progetti e interventi in campo turistico. In particolare la strategia TURNAT prevede un approccio di sistema, suggerendo la certificazione CETS per il sistema provinciale delle Reti di riserve perseguibile con un’unica regia provinciale utile a definire, in ciascuna Rete, un programma di azioni. Obiettivo finale quindi è quello di promuovere un processo di candidatura del sistema provinciale di Reti delle riserve. 
Sono nello specifico otto le Reti delle riserve interessate. Si tratta delle Reti di riserve Alto e Basso Sarca, Alta Val di Cembra/Avisio, Monte Baldo, Alpi Ledrensi, Monte Bondone, Fiemme/Destra Avisio e Val di Sole. Il protocollo è stato sottoscritto tra le 8 reti di riserve, la provincia autonoma di Trento e Trentino marketing. L’obiettivo del protocollo è quello di affidare ad un unico soggetto il percorso di adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) sotto la regia comune della Provincia autonoma di Trento. A queste potrà aggiungersi, entro il mese di marzo, anche l'ultima Rete di riserve costituitasi, quella della val di Fassa.

Che cos’è la CETS
La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) è uno strumento di gestione pratica per assicurare che il turismo contribuisca ad uno sviluppo economico, sociale e ambientale equilibrato delle aree protette d'Europa. Elemento centrale della Carta è la collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare una strategia comune ed un piano d'azione per lo sviluppo turistico, sulla base di un'analisi approfondita della situazione locale. L'obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell'area protetta a favore dell'ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori. La CETS è coordinata da EUROPARC Federation, che, col supporto delle sezioni nazionali della federazione (come Federparchi-Europarc Italia), gestisce la procedura di conferimento della Carta alle aree protette e coordina la rete delle aree certificate.

La CETS è basata su dieci principi, che tutti i partecipanti al processo della Carta sottoscrivono e che ispirano tutte le azioni della Carta: lavorare in partnership; elaborare una strategia; tutelare e migliorare il patrimonio naturale e culturale; garantire ai visitatori un elevato livello di qualità in tutte le fasi della loro visita; comunicare efficacemente ai visitatori le caratteristiche proprie ed uniche dell'area; valorizzare i prodotti turistici specifici locali; potenziare la conoscenza dell'area protetta e dei temi della sostenibilità tra tutti gli attori coinvolti nel settore turistico; garantire la qualità della vita dei residenti; accrescere i benefici provenienti dal turismo per l'economia locale e infine monitorare i flussi di visitatori indirizzandoli verso una riduzione degli impatti negativi. Per ottenere la Carta l'area protetta interessata, deve: presentare la candidatura ad Europarc Federation; Intraprendere un processo di formazione sulla CETS al personale dell'area protetta coinvolto, creare e gestire dei Forum e dei Tavoli di lavoro con i diversi attori dell'area coinvolti a vario titolo nel settore turistico (dalle imprese agli amministratori locali alle associazioni di categoria), e realizzare un'analisi partecipativa e una diagnosi del mercato turistico dell'area protetta, delle strategie già in atto, delle opportunità e dell'impatto dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Dovrà poi elaborare un documento finale di Strategia e del Piano d'Azione e ottenere la valutazione positiva da Europarc Federation sul Piano d'Azione e quindi il Diploma della Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette. Una volta ottenuto il riconoscimento, l'area protetta deve mettere in pratica il Piano d'Azione. La Carta ha validità cinque anni ed è rinnovabile. (gz)