
Un territorio dal patrimonio naturale unico, incorniciato dalle Dolomiti Patrimonio Unesco, culla di prodotti biologici di alta qualità. Sono 134 le imprese di trasformazione biologiche in Trentino. Un settore in continua crescita su cui Trentino Sviluppo ha scelto di puntare con l’avvio di una serie di iniziative mirate per supportarne lo sviluppo e la visibilità in chiave di export.
Un primo passo è rappresentato dalla partecipazione di un gruppo di imprese del settore a Biofach/Vivaness, punto i riferimento mondiale del settore, in corso in questi giorni a Norimberga. Il Reboro frutto dell’agricoltura biodinamica e i cosmetici naturali che nascono dalle foglie di vite di F.lli Pisoni; i dadi da cucina naturali alle spezie di Bauer, il sidro di mela prodotto con metodo Charmat di Lucia Maria Melchiori, gli snack alla frutta fatti con mele a Km zero di A.D. Chini e le puree di mela personalizzabili e 100% naturali di Industrialfruit sono solo alcuni dei prodotti che saranno presentati in occasione della fiera. Presente anche il Pastificio Felicetti di Predazzo con la sua linea biologica.
Dalla sua prima edizione nel 1990, la manifestazione è sempre cresciuta. Ospita quest’anno oltre 3 mila espositori, 10 mila prodotti e si stima accoglierà 50 mila visitatori e operatori commerciali. Un’occasione da non perdere per le imprese locali.
Quello tedesco è infatti tra i mercati con le maggiori potenzialità di export per il settore, come illustrato oggi nel corso della conferenza “The Nielsen Company racconta le opportunità dei prodotti biologici trentini” con la partecipazione del direttore operativo di Trentino Sviluppo Mauro Casotto. I dati del secondo osservatorio sul biologico trentino, promosso a Trentino Sviluppo sulla base del sondaggio Nielsen con migliaia interviste personalizzate, evidenza come il 60% dei consumatori tedeschi conosca il Trentino e il 29% manifesti un interesse per i prodotti biologici di questo territorio (+3% rispetto all’anno scorso). Circa 1 intervistato su 3 conosce in particolar modo vino (34%), mele (34%) e formaggi (33%) biologici della regione. In merito alle intenzioni di acquisto, i prodotti di maggiore appeal all’interno dell’offerta bio trentina sono: olio (42%), pasta (38%), formaggi (38%) e mele (36%). Hanno ancora ampio potenziale i prodotti come la birra (15%), gli snack di frutta (20%) e le farine (20%).
Lo stand trentino è stato animato in questi giorni anche da showcooking e degustazioni con lo chef Davide Zambelli e la moderazione di Francesco Gubert. Per la parte business, si sono svolti inoltre più di 20 incontri b2b, promossi con la collaborazione della Camera di Commercio italiana per la Germania. (f.r.)
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa