«La Manifattura Tabacchi – spiega il curatore Claudio Mattè – è un luogo d’importanza storica. Oggi, all’interno di questi saloni e corridoi, trasformati in incubatore d’impresa, le donne continuano a essere promotrici di nuove sfide. Questa mostra è nata per unire simbolicamente passato, presente e futuro coinvolgendo un pubblico ampio. Attraverso queste opere e le attività culturali che accompagnano le installazioni, vogliamo stimolare riflessioni e idee propositive che possano influenzare positivamente la vita quotidiana, poiché nell’arte vi è anche, a mio avviso, una responsabilità sociale».
«È un piacere ospitare questa iniziativa – sottolinea Giuseppe Consoli, presidente di Trentino Sviluppo – che riteniamo una preziosa occasione di incontro e apertura alla città. Tutt’altro che casuale, poi, lo spazio espositivo scelto. L’installazione troverà infatti casa nell’edificio dell’Orologio, cerniera tra l’architettura asburgica del compendio storico e le nuovissime superfici in pietra, legno e vetro affacciate sul Leno dei moduli Be Factory disegnati dall’archistar giapponese Kengo Kuma».
Le trentanove opere esposte spaziano dalla pittura alla scultura e uniscono in modo armonioso naturalismo e astrattismo, valorizzando al tempo stesso i materiali caratteristici del territorio trentino, come il legno, facendo della forza delle donne il collante e filo conduttore. Le artiste esposte sono Annamaria Rossi Zen, Claudia Salvadori e Sabrina Ferrari.
La mostra verrà inaugurata sabato 5 ottobre alle ore 18, alla presenza del curatore e delle artiste esposte, e si potrà visitare da martedì a venerdì dalle 17 alle 20 e nei fine settimana dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20 ad entrata libera.
Numerose inoltre le iniziative collegate. Sabato 12 ottobre il gruppo Scripta proporrà “Intrecci di parole” a cura di Viky Keller. Domenica 13 ottobre alle 18, l’esperto di storia locale Gianni Bezzi proporrà l’approfondimento “Le signore del tabacco, storie delle Zigherane”. Il 19 alle 20.30 sfilata tra arte e design “Eleganza in mostra”. Il 20 ottobre alle 18 incontro “Donne al vertice” con la presidente del gruppo Dolomiti Energia Silvia Arlanch, la direttrice Infrastrutture APSS Debora Furlani e la vicepresidente delle cantine Ferrari Camilla Lunelli. E molti altri eventi ancora.
LE ARTISTE
Annamaria Rossi Zen nasce ad Adria (RO) nel 1940. Vive e lavora a Trento dal 1951. Studia pittura all’Accademia di Belle Arti “G.B. Cignaroli” di Verona, Arte Applicata a Urbino e tecniche incisorie alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Approfondisce la sua ricerca artistica alla Künstlerhaus di Salisburgo. Nel 1960 inizia la sua attività espositiva partecipando a oltre trecento rassegne d’arte e a centoventi mostre personali organizzate in Italia e all’estero. Più volte presente, con stand personali, alle Fiere Internazionali d’Arte di Bologna; Padova; MiArt di Milano; VineArt di Bolzano; Umbria Expo Arte di Bastia Umbra; Meeting di Rimini e Internationale Kunstmesse Art Innsbruck. Recente la sua partecipazione a Documenta 7. Più volte vincitrice di significativi primi premi e importanti riconoscimenti tra questi: la Medaglia al Merito del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel 1999. Numerose mostre antologiche hanno descritto per intero il suo lungo itinerario artistico seguito e commentato da nomi illustri della critica e ampiamente documentato presso l’Archivio Storico della Biennale di Venezia (ASAC), al Mart di Trento e Rovereto (ADAC), in numerosi cataloghi d’arte e in quattro monografie, ultima tra queste: Annamaria Rossi Zen. L’Opera”. Ed. Saturnia, Trento, 2012, pubblicata per l’antologica promossa dalla Presidenza del Consiglio Provinciale di Trento a Palazzo Trentini, nel 2012, a cura di Maurizio Scudiero.
Claudia Salvadori nasce a Denno, in provincia di Trento. Si appassiona fin da ragazza all’arte frequentando vari corsi di disegno e scultura. La sua è una pittura materica, con tecniche miste, ai suoi pigmenti aggiunge materiali poveri come segatura di legno, cenere e carbone, che trasforma in ricchezza, un’arte che trova forza sopratutto nella ritrattistica femminile, dove esprime emozione con i suoi tratti veloci e vibranti. Non si contano le esposizioni personali in giro per l’Europa e non solo, come nel Principato di Monaco, Parigi, Mosca, Londra, Stoccarda, Shanghai, Spoleto, al Museo di Arte Sacra di S. Giovanni degli Agostiniani (MS) Firenze, Roma, Bologna, all’Expo di Bari a Reggio Calabria. A Piano di Sorrento, riceve il premio nell’ambito della “Biennale Internazionale”, riceve una menzione speciale al concorso per il premio “Margherita Hack”. A Siracusa riceve il primo premio al corncorso “International Art Prize Giotto”e un altro primo premio nel 2024 nel concorso “1. Premio Nazionale Comune di S. Angelo Le Fratte”.
Sabrina Ferrari, scultrice veronese, terminati gli studi artistici, presso il liceo Artistico Accademia delle Belle Arti e scuola del marmo, inizia una serie a oggi ininterrotta di esposizioni, mostre e fiere d'arte in Italia, Europa, Stati Uniti, Australia e Asia. Le sue opere, realizzate prettamente in bronzo, acciaio Corten, come totalmente in marmo, sono presenti presso numerose collezioni private e pubbliche sia in Italia sia all'estero, toccando tutti i continenti e a oggi è considerata una delle scultrici più richieste del mercato d'arte contemporaneo. L'artista è dedita alla realizzazione di sculture dal fascino tattile ed evanescente, caratterizzate da una costante ed esibita vitalità, sorprendente nelle opere marmoree e coinvolgente in quelle monumentali realizzate in bronzo e acciaio Corten, dove l'intersecazione dei piani geometrici ne esalta la potenza.
Le sculture di Sabrina Ferrari sono colte da una travolgente energia dinamica che rende viva la loro tridimensionalità, parlando al nostro inconscio interiore. (m.d.c.)