
Dentro i capannoni stampanti 3D, provette, robot e tecnologie di ultima generazione. Subito fuori un orto, dove tra ortaggi e piante officinali crescono gli ingredienti più importanti: la fiducia in sé stessi e la ricerca di un percorso di vita autonomo e inclusivo.
Si potrebbe descrivere così il progetto “Mi coltivo”, nato per valorizzare 7 mila metri quadrati di lotto incolto nella parte nord-ovest di Polo Meccatronica a Rovereto attraverso l’implementazione di un orto curato dalla cooperativa sociale Villa Maria di Calliano, secondo i principi dell'agricoltura biologica.
Oggi, a un anno e qualche mese di distanza dalla prima semina, il bilancio è quanto mai positivo. I 6 giovani e adulti con disabilità intellettiva e fragilità dai 20 ai 50 anni coinvolti nella sperimentazione, infatti, assieme agli operatori e ai volontari, hanno trapiantato quasi 13 mila innesti e implementato la produzione fino a garantire la copertura del fabbisogno di ortaggi delle 9 comunità alloggio gestite dalla Cooperativa Villa Maria per un totale di 60 utenti.
Ma non solo. Quest’anno, da giugno a settembre, tre volte alla settimana (lunedì, mercoledì e giovedì) l’orto – che nel frattempo ha integrato la propria “biodiversità”, inserendo alcune specie di piante officinali – diventa un mercato all’aperto, dove i “coltivatori” si trasformano in venditori a chilometro zero di verdure di stagione. Il mercato è aperto a tutti ed è una preziosa occasione per i partecipanti al progetto per acquisire nuove competenze relazionali e di entrare in contatto con gli abitanti di Rovereto e dintorni.
Un ulteriore passo, volto all’auto sostenibilità di “Mi coltivo” consiste poi nella trasformazione dei pomodori da salsa con la conseguente commercializzazione della passata “Conserva d’agosto” e la produzione di crauti bianchi.
Le sorprese però non sono ancora finite. «Per tutta l’estate – spiega la responsabile del progetto Anastasia Sandri – proporremo eventi, come le merende e i picnic all’orto, che fungano da ponte tra il nostro progetto e la comunità circonstante. In autunno, inoltre, lanceremo dei nuovi prodotti».
Un altro obiettivo è infine quello di accogliere negli spazi del progetto, un maggior numero di ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva (medio-lieve), grazie all’attivazione di percorsi di inclusione sociale e, con disabilità media e medio-grave, coinvolgendoli in attività legate alla stimolazione sensoriale e alla socializzazione.
Video - Un anno di "Mi coltivo", l'orto sociale di Polo Meccatronica