
L’ingegno “made in Euregio” protagonista assoluto ieri, giovedì 29 novembre, alla finalissima della “120 Secondi – Business Idea Competition”, il contest promosso da Trentino Sviluppo, Standortagentur Tirol e IDM Alto Adige nell’ambito del progetto europeo “Startup Euregio Interreg Italia-Austria” per favorire la diffusione della cultura imprenditoriale nelle province di Trento e Bolzano e nel Land Tirolo.
A confrontarsi – in Fondazione Caritro a Trento – in un’agguerrita sfida all’ultimo pitch, i 9 startupper che si sono aggiudicati le finali locali della competizione, svoltesi nel mese di ottobre a Rovereto, Bolzano e Innsbruck.
Tante le idee che hanno raccolto il plauso della giuria – composta da imprenditori e business angel – per la loro portata innovativa dal punto di vista ambientale e sociale. Tra queste la doccia “Sofia” di Pavel Sevela, che riduce lo spreco di calore e permette di risparmiare fino all’80% dell’acqua usata per lavarsi, ma anche Forkeat, la posata mono-mano che aiuta disabili e anziani a mangiare e cucinare in autonomia con un solo braccio, brevettata dal roveretano Thomas Fitts a seguito di un incidente che gli ha paralizzato l’arto superiore sinistro o ancora Re-Cig, la cover per cellulari ricavata dai mozziconi di sigaretta progettata da Marco Fimognari e Nicola Bonetti e BioBoiler System, il reattore di Diana e Tobias Auer che scalda saune e piscine con gli scarti della potatura.
A trionfare, per la sua portata rivoluzionaria nel settore delle energie rinnovabili, aggiudicandosi un soggiorno formativo nella Silicon Valley, è stato però HOD (Hydrogen generation on demand), il generatore per lo stoccaggio stagionale dell’idrogeno ideato da Federico Longhini che, grazie ad una maxi batteria contenente acqua e zinco, intrappola l’idrogeno e permette di poterlo riutilizzare in un secondo momento, con una significativa riduzione dei costi per le reti domestiche e la mobilità sostenibile.
Immagini e interviste a cura dell’Ufficio Stampa