Entrambi i documenti sono stati sottoscritti oltre a Fugatti da Damiano Beschin, responsabile del procedimento (Rdp) per Rfi, e da Franco Ianeselli, sindaco di Trento, alla presenza della commissaria di Governo Paola Firmi. I protocolli recepiscono e attuano alcune delle prescrizioni votate dal Consiglio comunale e dal Consiglio provinciale, che hanno condizionato la realizzazione dell’opera alla mitigazione del suo impatto sulla città e a una stretta vigilanza sugli aspetti riguardanti l’ambiente, la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.
Osservatorio ambientale e per la sicurezza del lavoro. Organismo tecnico con funzione di indirizzo, controllo e garanzia, l’Osservatorio promuove la sorveglianza ambientale, il rispetto delle norme di tutela sociale e tecnica del lavoro, la trasparenza, la diffusione delle informazioni, la gestione delle segnalazioni. Come previsto dal protocollo, l’Osservatorio è guidato da un coordinatore (sarà Stefano Robol, ex manager di Trentino sviluppo). La struttura organizzativa prevede due referenti per la Provincia autonoma di Trento e per il Comune, un Comitato tecnico scientifico, un Centro di informazione permanente (Infopoint), una segreteria tecnica.
L’Osservatorio sarà in funzione per tutto il periodo dei lavori, come da cronoprogramma di realizzazione dell’opera e comunque finché saranno completate le attività finalizzate a verificare il rispetto delle prescrizioni ambientali, compresi i due anni di monitoraggio post-operam.
Protocollo per la mitigazione dell’impatto del cantiere. Il documento impegna i sottoscrittori – Rfi, Comune e Provincia - alla condivisione delle modalità organizzative dei cantieri della Circonvallazione ferroviaria, in modo da mitigare il più possibile il loro impatto sulla città. In generale, l’obiettivo è quello di regolare i flussi di traffico e minimizzare le conseguenze sulla viabilità, di mitigare l’impatto ambientale e di condividere un piano di monitoraggio. Più in dettaglio, il protocollo prevede la costituzione da parte di Rfi di un focal point per il monitoraggio ambientale e geo-strutturale, al quale Comune e Provincia potranno rivolgersi in caso di anomalie.
Nel progetto esecutivo redatto dall’appaltatore dovrà essere approfondita e ottimizzata la logistica e dovranno essere individuati siti di deposito che permettano di ridurre la lunghezza dei tragitti per il trasporto del materiale proveniente dagli scavi. È prevista una serie di interventi per limitare l’inquinamento acustico e la diffusione di polvere e sarà garantita agli utenti della mobilità la disponibilità di strade, fermate degli autobus, piste ciclabili, parcheggi (eventuali limitazioni puntuali dovranno essere concordate con le Amministrazioni competenti). Il trasporto di materiale su gomma potrà avvenire solamente con automezzi nella più alta classe “euro” e con il carico coperto con telo, per quanto possibile in orari diversi da quelli in cui il traffico dei pendolari è più intenso.