Giovedì, 02 Dicembre 2021 - 18:20 Comunicato 3474

Si tratta di un contributo che ha permesso l'acquisto di elettromedicali per un valore di 40.000 euro
I Club Rotary del Trentino hanno fatto una donazione al Centro Clinimo NeMO

Ieri, 1° dicembre, una delegazione Rotary Club trentina ha lasciato sotto l’albero di Natale del Centro Clinico NeMO Trento un dono prezioso. Si tratta di un contributo di 40.000 euro che ha permesso l’acquisto di elettromedicali necessari a rendere sempre più efficace le attività di presa in carico dei pazienti del Centro, sulla base dei più alti standard qualitativi in termini di assistenza e diagnosi per chi vive una patologia neuromuscolare come la SLA, la SMA e le distrofie muscolari.
Il dono, destinato al Centro Clinico NeMO Trento attraverso fondi messi a disposizione dai 4 Club locali, del Distretto RC 2060 e della Fondazione Rotary è stato ritenuto meritevole della Sovvenzione Globale, perché ha permesso la dotazione di preziosi dispositivi necessari per la diagnosi e l’assistenza.

Fautori della preziosa donazione sono i quattro Rotary Club - RC Trento, RC Valsugana, RC Kempten e RC Landshut-Trausnitz che hanno avuto non solo il supporto del Distretto RC 2060 e della Fondazione Rotary, ma il progetto è stato ritenuto meritevole anche di una Sovvenzione Globale.

“Lo scopo del Rotary è incoraggiare e sviluppare l’ideale del “servire” inteso come motore e propulsore di ogni attività che si radica sui territori per realizzare obiettivi che abbiano impatto sulle esigenze della Comunità. - spiegano Massimiliano Furlani, past presidente RC Valsugana e Disma Pizzini, Past Presidente del RC Trento - Il Rotary indirizza le proprie energie verso sette aree di intervento e tra queste anche combattere le malattie, fornire i territori di strutture sanitarie e sviluppare le economie locali. È proprio l’attenzione ed il radicamento territoriale che ha permesso ai nostri Club Rotary di riconoscere sin da subito l’importanza del Centro Clinico Nemo Trento. Naturale la scelta di affiancarlo nell’affrontare alcune esigenze pragmatiche, ampliando il Service con un Global Grant di interesse sanitario che ha coinvolto Distretto, Club esteri e Rotary Foundation e che possa avere ricadute immediate sulla Comunità dell’intero Triveneto.”

Tra gli elettromedicali donati, importantissimo è il Monitor Transcutaneo per il monitoraggio non invasivo della situazione ventilatoria nel paziente, in particolare usato per la presa in carico di neonati e bambini, proprio perché in grado di evitare l’emogasanalisi. Particolare attenzione, inoltre, si è voluta dare al comparto di assistenza e infermieristico, dotando il Centro di ausili per la movimentazione del paziente, come sollevatori e standing dinamici, oltre che elettromedicali in grado di rendere più semplici le attività di assistenza quotidiana.

Una necessità raccontata dal direttore clinico del Centro, Riccardo Zuccarino: “In questi mesi ho avuto il privilegio di coordinare una équipe multidisciplinare di 40 professionisti. insieme abbiamo accolto oltre 470 famiglie provenienti dal Trentino ma non solo. Il Centro Clinico NeMO è già diventato un punto di riferimento anche per numerose famiglie venete e friulane, che si sono rivolte a noi in particolare per ricoveri ordinari che hanno un periodo medio di tre settimane, fino ad arrivare anche a qualche mese. Un tempo lungo da trascorrere in reparto, che si è reso più confortevole grazie agli ausili donati dal Rotary. Con questo dono prezioso abbiamo potuto accelerare l’implementazione strumentale, in grado di gestire le esigenze trasversali del monitoraggio respiratorio e dei più piccoli.”

Aperto da poco meno di un anno, grazie ad un accordo di sperimentazione gestionale pubblico - privato tra la Provincia autonoma di Trento, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e i Centri NeMO - il Centro di Trento conta di prendersi cura di circa 500 famiglie l’anno con malattia neuromuscolare del Trentino-Alto Adige e dei territori limitrofi. "Questo esecutivo ha fortemente voluto in Trentino il progetto di questo Centro ad alta specializzazione clinica; esso è situato a Pergine Valsugana, all'interno dell'Ospedale Riabilitativo Villa Rosa, una collocazione che ha consentito al Centro NeMO di diventare un punto di riferimento fondamentale per una consistente comunità che vive l’esperienza di patologie ad alta complessità assistenziale, per le quali è essenziale sentirsi presi in carico in tutto il percorso di vita e di malattia", ha commentato a sua volta l'assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana.

I Centri NeMO, oggi diventati un network di sei sedi sul territorio nazionale, nascono da una comunità di pazienti che ha scelto di condividere il proprio bisogno di cura ed è proprio grazie al valore della coesione con il territorio che si rinnova ogni giorno l’opportunità di costruire quel bene comune che garantisce a tutti la possibilità di cura. 

(us)


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