Lunedì, 14 Dicembre 2020 - 11:16 Comunicato 2966

Da gennaio a marzo 2021 al via il percorso partecipativo
Strategia provinciale: approvato il documento preliminare per un Trentino più sostenibile

È stato approvato oggi dalla Giunta provinciale - su proposta dell'assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione Mario Tonina - il documento preliminare della Strategia provinciale per lo Sviluppo Sostenibile nell'ambito della cabina di regia politica attivata tra tutti gli Assessori provinciali competenti, e coordinata dall’Assessore all’Urbanistica, ambiente e cooperazione. Il documento individua 20 obiettivi di sostenibilità provinciali e relative proposte da realizzare entro il 2030, definite attraverso il lavoro congiunto dei Dipartimenti provinciali coinvolti.
Il documento sarà al centro di un percorso partecipativo che si terrà da gennaio a marzo e vedrà il coinvolgimento degli amministratori locali e dei portatori di interesse attraverso specifici webinar. La cittadinanza potrà presentare osservazioni e proposte tramite il sito agenda2030.provincia.tn.it.
"Attraverso l'approvazione di questo documento - spiega il vicepresidente Mario Tonina - entriamo in una nuova fase che punta alla partecipazione. Abbiamo infatti previsto il coinvolgimento di cittadini e associazioni. Sentiremo le voci dei territori attraverso interviste ai sindaci ma anche le categorie, i sindacati e gli ordini con dei workshop virtuali. Ricordo come questo documento sarà importante per il Trentino in quanto costituirà un punto di riferimento per la programmazione provinciale, e alle sue visioni, suggerimenti e proposte dovranno guardare e attingere via via, nei prossimi anni, tutti gli strumenti programmatori, dal PSP al DEFP, ai piani di settore". "La Giunta provinciale - conclude il vicepresidente - ringrazia per il lavoro svolto dall'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente e, in particolare, il dott. Claudio Ferrari che ha coordinato il lavoro di Agenda 2030 e che dai primi giorni di gennaio 2021 lascerà l'Amministrazione provinciale per pensionamento".
L'approvazione definitiva del documento è prevista per il prossimo mese di maggio, è condizione abilitante all’accesso ai fondi comunitari della programmazione 2021-27.

In coerenza con la nuova programmazione europea 2021-2027 il documento individua 5 aree strategiche, 20 obiettivi di sostenibilità provinciali e relative proposte da realizzare entro il 2030, anche in funzione della predisposizione dei piani per l’accesso ai fondi europei previsti nei rinnovati strumenti della programmazione europea 21-27.

Nello specifico i 5 obiettivi prioritari sono:

Per un Trentino più intelligente, attraverso innovazione, ricerca, digitalizzazione, trasformazione economica e sostegno alle piccole e medie imprese, con particolare riferimento agli investimenti sostenibili delle imprese dell’agricoltura e del turismo. Più intelligente è un Trentino che investe nella gestione sostenibile dei rifiuti, nella rigenerazione e nella ricerca a supporto dell’economia circolare e che mette a disposizione innovazione e digitalizzazione a favore di nuove forme di lavoro flessibili e sostenibili e di una formazione per tutti, di qualità e inclusiva.

• Per un Trentino più verde e privo di emissioni di carbonio attraverso la transizione verso un’energia pulita, equa e rinnovabile e aumentando gli investimenti verdi, per l’adattamento ai cambiamenti climatici e per la gestione e prevenzione dei rischi ambientali. Un Trentino più verde valorizza la biodiversità e la rete delle sue aree protette, con una particolare attenzione alla tutela delle risorse naturali (come l’acqua) e paesaggistiche, consapevole che le politiche di tutela dell’ambiente e di adattamento al cambiamento climatico rendono il territorio più sicuro e resiliente anche di fronte ai rischi idrogeologici.

Per un Trentino più connesso, attraverso investimenti nella mobilità e nelle reti di trasporto e digitali strategiche. Un Trentino connesso investe nella mobilità sostenibile, nella connettività regionale e nelle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, quali strumenti di inclusione e coesione territoriale e quali infrastrutture strategiche per uno sviluppo territoriale rispettoso dell’ambiente, integrato, connesso a livello internazionale e supportato da ricerca e innovazione.

Per un Trentino più sociale, attraverso azioni e strumenti per combattere la povertà e investendo nelle persone, in politiche per le pari opportunità, l’inclusione sociale, la lotta alle diseguaglianze e garantendo un equo accesso alla casa e a servizi sociali di qualità. Il Trentino più sociale è inclusivo, previene ogni forma di violenza, discriminazione e mette al centro il ben-essere e i diritti della persona anche sostenendo stili di vita sostenibili a livello sociale, economico e ambientale, che rendono una società più equa, resiliente e che ha cura dei beni comuni. Il Trentino più sociale promuove forme di gestione sostenibili della produzione, del lavoro e dell’erogazione dei servizi da parte delle aziende pubbliche e private, in un esercizio collettivo di responsabilità verso l’ambiente e le persone.

Per un Trentino più vicino ai cittadini e alle cittadine attraverso lo sviluppo sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e montane ponendo attenzione alle due dimensioni di territorio: quella fisica, con un’attenta gestione degli assetti urbanistici e anche attraverso il mantenimento del paesaggio culturale; e quella di comunità, perseguendo uno dei principali indirizzi emersi dagli Stati generali della Montagna, e cioè garantire la vita delle comunità periferiche come fondamentale presidio territoriale a largo spettro. Gli effetti della crisi pandemica pongono lo sviluppo integrato sostenibile di fronte a due particolari sfide: la crisi sanitaria rende necessario e urgente investire in un servizio sanitario per tutti, di qualità e diffuso sul territorio; la crisi economica rende fragile il territorio di fronte alla diffusione della criminalità organizzata, dell’illegalità e della corruzione ed è pertanto necessario mettere in atto azioni di prevenzione e contrasto a questi fenomeni. Lo sviluppo territoriale integrato deve infine investire nella Cooperazione transfrontaliera e valorizzare la stessa Autonomia quali risorse e strumenti di innovazione e integrazione.

In allegato il Documento 

(gz)


Immagini