Ricerca: Intervista al direttore del Cibio Alessandro Quattrone

Un sostegno convinto e concreto dalla Provincia autonoma alla ricerca condotta nel Cibio-Centro di Biologia Integrata, dopo l'annuncio dei giorni scorsi dell'eccezionale scoperta di una proteina per curare il Dna "malato". Tre gli impegni: sul fronte finanziario, con l'assestamento di Bilancio si aggiungeranno ai 5 milioni di euro già stanziati con il Bilancio 2018 altri 2 milioni di euro, per assicurare al Centro lo sviluppo delle attività in agenda. Sul fronte delle infrastrutture è emersa l’esigenza di disporre di un luogo adeguato per sviluppare, accanto ai laboratori di ricerca, un vero e proprio distretto biotech, in modo tale da assicurare la necessaria dotazione tecnologica e infrastrutturale non solo alla ricerca ma anche alle imprese che eventualmente volessero collaborare. Nelle prossime settimane Giunta e Università analizzare questa problematica per trovare le soluzioni più adeguate. Infine, l'impegno dell'amministrazione provinciale è anche quello di verificare se i meccanismi di finanziamento previsti dalla legge 6 per il sostegno alle imprese sono funzionali allo sviluppo di attività in questo settore "di frontiera" o se è necessario introdurre dei correttivi ad hoc; anche in questo caso, l'imperativo è fare presto e bene, anche perché, come confermato dai responsabili del Cibio, l'interesse sollevato dalla scoperta della nuova proteina è già notevole.
Tutto ciò è statoi al centro stamani in piazza Dante dell'incontro fra i vertici dell'Università e del Cibio e la Giunta provinciale, che ha dedicato a questo tema buona parte della sua riunione settimanale.
Il governatore del Trentino Ugo Rossi ha espresso al rettore dell'ateneo Paolo Collini, al direttore del Cibio Alessandro Quattrone e a Anna Cereseto, membro del team di cinque ricercatori a cui si deve la scoperta, il ringraziamento di tutto il Trentino, che ha accolto la notizia con legittimo orgoglio.