Lunedì, 24 Maggio 2021 - 14:04 Comunicato 1246

Stamane la diretta Youtube con la partecipazione della 3A della scuola trentina "Manzoni"
#Cuoriconnessi: i ragazzi dell’IC Trento 6 in un progetto contro il cyberbullismo

#Cuoriconnessi, è il nome di una campagna nazionale di sensibilizzazione ai temi del bullismo e cyberbullismo, nata nel 2016, per iniziativa della Polizia di Stato e di Unieuro, che ha raggiunto fino ad oggi migliaia di ragazzi in tutta Italia, attraverso incontri nelle scuole ed eventi teatrali. I contenuti del progetto sono rivolti in particolare alle scuole secondarie di primo e secondo grado, con il coinvolgimento di studenti, insegnanti e genitori e sono veicolati anche attraverso un canale youtube e un sito web. Ed online si è svolto stamattina l’ultimo appuntamento, per questo anno scolastico, dell’iniziativa sul tema “La relazione sana tra adolescenti e tecnologia”, che ha visto la partecipazione dei ragazzi della 3A dell’Istituto Comprensivo Trento 6, affiancati dall’insegnante di tecnologia e animatrice digitale della scuola Luisa Mattevi, assieme a loro coetanei dell’IC Papa Giovanni XXIII di Misano Adriatico. Spunto iniziale delle riflessioni e delle domande dei ragazzi è stata la storia di Camilla, adolescente vittima di cyberbullismo, testimone di quanto sia labile la linea che separa la serenità dal dolore e di quanto sia semplice ferire qualcuno attraverso le parole, come ha detto il conduttore Luca Pagliari, autore del volume #cuoriconnessi e moderatore dell’evento con il supporto di rappresentanti della Polizia di Stato.
“Il contrasto al bullismo e alla sua forma più diffusa del cyberbullismo è una vera e propria lotta che tutti dobbiamo impegnarci a condurre”, ha commentato l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti. “Abbiamo sostenuto - e continueremo a farlo - molte iniziative rivolte alle scuole, realizzate assieme alle forze dell’ordine. Serve soprattutto fare rete e per questo la nostra Provincia ha istituito una specifica Cabina di regia, per mettere a regime percorsi educativi nelle scuole come politica di sistema e per garantire un futuro di benessere ai nostri giovani. Nell’ultimo anno abbiamo formato centinaia di docenti trentini ai temi connessi al bullismo e vogliamo insistere su questa strada”, detto ancora l’assessore.

“La classe 3A è stata invitata alla diretta streaming di #cuoriconnessi a seguito della collaborazione avviata durante il Safer Internet Day e per i lavori prodotti nel corso dell’anno”, ha spiegato la dirigente scolastica dell’istituto Trento 6 Paola Pasqualin. “Le scuole secondarie di primo grado “A. Manzoni” lo scorso gennaio hanno concluso il percorso di certificazione di qualità adottando la prassi indicata dall’UE di indirizzo e politica anti bullismo. Oggi erano connessi oltre diecimila studenti impegnati in percorsi che le scuole durante tutto l’anno mettono in campo. Il problema non è solo tra la vittima ed il bullo, ma nell’operare tutti in un contesto che sia in grado di prevenire, leggere ed intervenire rapidamente oltre che essere d’esempio di positivi stili di vita”, ha commentato la dirigente.
Il Trento 6, infatti, è stato il secondo istituto trentino, dopo il Don Milani di Rovereto ad ottenere la certificazione UNI/PrD 42:2018 di "scuole bulli free" e a questo percorso si stanno avvicinando numerose scuole della provincia. Si tratta di una certificazione che viene rilasciata dal CSQA, ente nazionale accreditato, che aiuta le scuole a dotarsi di un sistema procedurale di intervento professionale qualora si registrassero episodi di bullismo o cyberbullismo. La certificazione rappresenta un insieme di “azioni” che la scuola pone in essere: un piano di formazione per docenti, personale ATA (amministrativo-tecnico-ausiliario), studenti e genitori; precise procedure per affrontare eventuali fenomeni riconducibili al bullismo che vanno dal processo di segnalazione, alla sua presa in carico, alla gestione della problematica emersa, fino alle misure messe in campo per la sua risoluzione.

(sil.me)


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