Sabato, 29 Ottobre 2016 Comunicato 2292

Val di Rabbi, un laboratorio virtuoso di innovazione che rispetta l'ambiente

Grande soddisfazione in Val di Rabbi per l’inaugurazione delle due centrali elettriche sul fiume Rabbies. L’assessore provinciale alla coesione territoriale ha ricordato che “Siamo di fronte ad un esempio di grande valore che dovrà essere esportato: il risultato di un progetto dove l’utilizzo di un bene pubblico come l’acqua, non solo rispetta l’attrazione paesaggistica e le caratteristiche ambientali e sociali di un territorio, ma crea anche le condizioni per salvare la permanenza dei cittadini in queste valli”.

E’ stata una festa di comunità quella che si è svolta nella mattinata di oggi, sabato 29 ottobre in Val di Rabbi, per l’inaugurazione delle due centrali elettriche sul fiume Rabbies.
Le società Rabbies Energia 1 e 2, titolari delle concessioni per la derivazione di acqua, hanno presentato alla popolazione il risultato di numerosi anni di lavoro, coinvolgendo la comunità attraverso visite guidate agli impianti Rabbies 1 e Rabbies 2, al fine di far conoscere da vicino il progetto e le sue caratteristiche. Un progetto innovativo che è riuscito a coniugare in maniera armonica lo sviluppo economico con il rispetto dell'ambiente e a bilanciare in modo equilibrato gli interessi delle Comunità locali con quelli dell'investitore privato.

Alle 11.30, presso l’edificio centrale dell’impianto Rabbies 1, si è svolta la cerimonia di inaugurazione con la solenne benedizione, il taglio del nastro e gli interventi delle autorità, ai quali ha partecipato anche l’assessore provinciale alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa.
Il sindaco di Rabbi ha parlato di “una giornata storica per la comunità della Valle di Rabbi. Dopo tanti anni di lavoro, il risultato non solo è positivo e di grande soddisfazione, ma assume un valore ancora più profondo se si pensa che questi impianti sono stati realizzati in un territorio a forte impatto ambientale”. Il sindaco. ha ricordato anche l’importanza degli introiti che vengono generati annualmente da questi due impianti che “permettono di garantire i servizi essenziali per la valle e guardare avanti con ottimismo sugli investimenti a favore delle generazioni future”.

Anche il sindaco di Malè ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, tra i quali gli stessi cittadini, che hanno sopportato nel tempo lunghi disagi ma che oggi possono vedere con i loro occhi, il risultato di un’opera innovativa ad impatto ambientale praticamente nullo.

ll presidente di Rabbies Energia 1, ha parlato di “un’impresa non facile, ma dove si è rinunciato all’avidità ed operato senza sprechi o ostentazioni per il bene comune e nel totale rispetto di un territorio vocato all’ambiente e alla sua bellezza naturalistica”. Il presidente ha fornito tutti i dati tecnici dei due impianti che hanno una durata di oltre 50 anni di vita o ore di funzionamento elevate: 5.000 ore all’anno Rabbies 1 e 4.600 Rabbies 2. La proprietà di Rabbies 1 è del Comune di Rabbi (51%), del Comune di Malè (29.5%) e di Centraline Trentine (Pvb) 19,5%. Rabbies 2 è per il 50% di Pvb, per il 38.4 di Malè, per il 21,6 di Rabbi. Per costruire le centrali ci sono volute complessivamente 13.300 giornate di lavoro. L’opera di presa è a quota 1.070 metri, a San Bernardo; l’edificio della prima centrale si trova 123 metri a valle, in località Marinolde, mentre la seconda centrale si sviluppa dalle Marinolde fino a località La Birreria. La Rabbies 1 produce 10.750.000 di kW all’anno, pari al fabbisogno annuale di 3.420 famiglie o 8.550 persone, più 10 stalle o 500 mucche. La Rabbies 2 arriva a 13.650.000, pari al fabbisogno di 4.390 famiglie (10.960 persone) e 10 stalle.

Il presidente di Rabbies Energia 2, ha affermato che “per fare un'opera di questo tipo ci vogliono tante mani tanti cuori. Abbiamo trovato tanta competenza e disponibilità, da parte di tecnici, progettisti, funzionari, ditte, ma anche da parte dei cittadini che fin da subito hanno sentita propria questa grande opera”.

L’assessore provinciale alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa ha portato i saluti del presidente della Provincia ed ha espresso alcune riflessioni anche alla luce di ciò che è emerso durante i precedenti interventi. “Quando si parla di come mantenere inalterato il diritto di cittadinanza in territori periferici come questa valle - ha spiegato - in un momento di grande cambiamento come il nostro, si tratta di sapere approcciare la risoluzione dei problemi in termini di innovazione. Oggi, siamo di fronte ad un esempio di grande valore che dovrà essere esportato: il grandissimo risultato di un progetto dove l’utilizzo di un bene pubblico come l’acqua, non solo rispetta l’attrazione paesaggistica e le caratteristiche ambientali e sociali di un territorio, ma crea anche le condizioni  per salvare la permanenza dei cittadini in queste valli. Anche per questo  - ha sottolineato l’assessore - la Provincia di Trento crede e si impegna fortemente perché nel tempo più breve possibile, si giunga alla realizzazione della cosiddetta “autostrada informatica” delle fibre ottiche. La Provincia ha investito in questo, come anche lo Stato, perché in queste zone non profittevoli, è l’unico modo per trattenere la risorsa umana e metterla nelle condizioni di qualificarsi e di esportare da qui la propria professionalità”.

La realizzazione di questi impianti è durata quasi 18 anni, “un’eternità nel nostro mondo - ha detto - “dove le imprese non chiedono più contributi ma velocità e risposte certe. La nostra finanza pubblica è figlia della nostra capacità di sviluppare le nostre risorse e potenzialità. E la garanzia economica di questo progetto ne è un grande esempio”.
Al termine degli interventi delle autorità, a tutti i presenti è stato offerto il pranzo presso le scuole elementari di San Bernardo.

(gp)


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