Venerdì, 11 Dicembre 2015 Comunicato 3152

Stato dell'arte e prospettive per Trentino Accessibile nella giornata di chiusura del ciclo di seminari organizzati per i 20 anni della Cooperativa Handicrea
TRENTINO: TERRITORIO OSPITALE E ACCESSIBILE PER TUTTI

Si chiude il ciclo di seminari organizzati per festeggiare i 20 anni di attività della Cooperativa Handicrea, con una giornata dedicata a “Accesso ai luoghi, una questione di Cultura e di pari opportunità”. La mattinata è stata anche l'occasione per illustrare la nuova versione, semplificata e di più facile utilizzo, della app Trentino Accessibile, presentata da Informatica Trentina, e le prospettive future del progetto, che - in sinergia con l'iniziativa di Trentino per Tutti di Accademia della Montagna - mira a trasformare il nostro Trentino in un territorio ospitale e accessibile per tutti.

Trasformare la disabilità in normalità. Questo il filo conduttore della giornata conclusiva del ciclo di seminari organizzati per festeggiare i 20 anni della Cooperativa Handicrea. Dopo aver parlato di scuola e lavoro e barriere architettoniche e trasporti, la terza e ultima giornata è stata dedicata alla cultura in termini di accessibilità per tutti.

Ad aprire i lavori è stato l'assessore alle politiche sociali, familiari ed abitative del Comune di Trento Mariachiara Franzoia, che ha parlato della nuova concezione di welfare che guida il piano sociale del capoluogo, approvato nel giugno del 2014, e che promuove sinergia e collaborazione tra ambiti e professionalità. L'obiettivo è quello di passare da una logica prestazionale a una logica relazionale delle politiche sociali, dove il punto di partenza deve essere la persona e le sue risorse che, anche in una situazione di disagio, possono e devono diventare un'opportunità per il bene di tutta la comunità.
La stessa filosofia ha caratterizzato l'intervento di Franco Marzatico, della Soprintendenza ai Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento, che ha sottolineato come l'accessibilità al patrimonio culturale debba diventare la normalità, tutelando nel contempo il bene storico, obiettivo che si può conseguire solo mediando fra interessi diversi. E questo deve diventare un impegno quotidiano di noi tutti.

Un impegno che Handicrea persegue da 20 anni, con l'obiettivo di eliminare le difficoltà che una persona con disabilità si trova a vivere, promuovendo iniziative e attività che garantiscano normalità, autonomia e libertà di tutti. Da qui l'impegno della Cooperativa nella attività di mappatura del luoghi sul territorio trentino, che ha portato alla collaborazione al progetto Trentino Accessibile e l'adesione alle iniziative di Accademia della Montagna con la promozione, tra le altre cose, del marchio Open.

Quello che accomuna le diverse iniziative presentate, come ha sottolineato Flavia Castelli, del Servizio Barriere Architettoniche della Provincia autonoma di Trento, è la volontà di trasformare il nostro territorio in una comunità ospitale, partendo dalla consapevolezza che intervenire e risolvere una situazione di disagio produce benefici per tutta la comunità. Solo sviluppando questo senso di responsabilità la disabilità può diventare un fattore normale, e contribuire quindi a promuovere azione e servizi di accoglienza per tutti. Fondamentale è coinvolgere sempre più attori in questo percorso, che in Trentino è avviato, consolidato grazie alla già forte sinergia tra i diversi protagonisti, tanto da diventare anche a livello europeo un punto di riferimento, ma che non si può fermare e si deve anzi approfondire e allargare.

Un esempio concreto di questo percorso è il progetto Trentino Accessibile, presentato da Andrea Depedri di Informatica Trentina. Partito tre anni fa grazie alla collaborazione fra il Dipartimento Salute e Solidarietà Sociale della Provincia autonoma di Trento, Informatica Trentina, la società Almaviva, la cooperativa Handicrea e il centro di ricerca FBK, caratteristica distintiva del progetto è la rilevazione oggettiva dell'accessibilità delle strutture, realizzata da Handicrea e personalizzata sulle diverse tipologie di disabilità. Ad oggi sono stati mappati oltre 1.300 luoghi in 23 comuni trentini. I dati così raccolti sono disponibili sul portale www.trentinopertutti.it e consultabili grazie alla app Trentino Accessibile. La app è stata di recente aggiornata per facilitarne l'utilizzo e favorirne una diffusione maggiore: non è necessario registrasi, ma è sufficiente una configurazione iniziale per individuare la tipologia di disabilità e i luoghi di interesse. All'accesso, la app propone inizialmente la mappa del territorio in cui ci si trova, con la segnalazione dei luoghi mappati; a partire dalla mappa dell'area circostante è possibile navigare liberamente sul territorio trentino per andare a cercare le aree di interesse e visualizzare le diverse strutture accessibili presenti. Il menù di navigazione è molto semplice; la app è multilingue e consente in modo immediato la condivisione sui social dei luoghi accessibili in cui ci si trova.

L'obiettivo ora è quello di fare crescere nel tempo la disponibilità di dati sulla mappatura dei luoghi accessibili, per dare valore a tutto il nostro territorio, coinvolgendo enti locali, esercenti privati e cooperative in questo percorso che vede una soluzione pronta all'uso e consolidata, che in tempo reale propone su siti e app i dati raccolti con la mappatura.

Una collaborazione fra attori, dunque, che ha già raccolto i primi risultati grazie anche alla collaborazione con Accademia della Montagna, come ha sottolineato Iva Berasi. Obiettivo di Accademia della Montagna è quello di promuovere il Trentino come Montagna Accessibile, creando la cultura dell'accessibilità a partire dal coinvolgimento dei diretti interessati per definire priorità, esigenze, servizi da erogare per offrire una ospitalità di qualità anche ai disabili. Anche perché il turismo accessibile è uno dei settori che negli ultimi anni ha registrato una continua crescita, quindi il ritorno economico è assicurato. La chiave è promuovere la cultura dell'accoglienza, definire un impianto normativo adeguato a supporto e, ancora una volta, trovare sinergie sul territorio.

Solo così il Trentino potrà diventare sempre più un territorio aperto a tutti, dove anche la diversità diventa normalità.