Giovedì, 01 Dicembre 2016 Comunicato 2576

Consegnati oggi gli ultimi attestati ai migranti volontari nei lavori socialmente utili
Profughi, concluso con successo il percorso di volontariato nel “Progettone”

Hanno raccolto con entusiasmo l’invito ad attivarsi, a titolo volontario, per il territorio che li accoglie ed hanno onorato l’impegno assunto. Stamane a Trento, presso la sede di CLA – Consorzio Lavoro Ambiente, al secondo gruppo di venti profughi impegnati nel “Progettone” è stato consegnato l’attestato di partecipazione. Come i “colleghi” della prima sessione di volontari, i migranti hanno prestato la propria opera gratuitamente presso alcuni cantieri di manutenzione di aree verdi nelle zone di Trento, Rovereto e in Valsugana acquisendo competenze grazie all’affiancamento con i lavoratori delle squadre del “Progettone”.
L'iniziativa è stata resa possibile dalla collaborazione tra Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento, Cinformi, Consorzio Lavoro Ambiente e Con.Solida.
Fra luglio e novembre 2016 il progetto ha consentito di impiegare proficuamente, al servizio della comunità, il tempo libero dei quaranta profughi coinvolti, valorizzando le realtà cooperative e contribuendo all'inserimento sociale dei migranti.

Alla consegna degli attestati è intervenuto il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro della Provincia autonoma di Trento che ha voluto innanzitutto ricordare Miriam Bosetti, referente del Consorzio Lavoro Ambiente per il “Progettone” recentemente e improvvisamente scomparsa. “La sua professionalità e la sua tenacia – ha detto l’assessore – sono stati determinanti per la riuscita dell’iniziativa; la sua capacità di affrontare sfide come questa rappresenta uno stimolo ed un esempio da seguire.” “Il ‘Progettone’ – ha aggiunto l’assessore entrando nel merito dell’iniziativa – è una delle pagine più belle della nostra tradizione di solidarietà e responsabilità. Coinvolgendo i migranti volontari il Trentino ha confermato di saper guardare a chi ha bisogno. I richiedenti asilo che hanno aderito si sono sentiti parte di un percorso di integrazione attraverso un servizio a favore della collettività, reso possibile dall’impegno quotidiano dei capisquadra e di tutti i soggetti che a vario titolo hanno collaborato a questa iniziativa.”
Stamane erano presenti anche i famigliari di Miriam Bosetti, ai quali i migranti hanno fatto dono di un’agenda chiamata “Kibo” firmata dai richiedenti asilo e realizzata nell’ambito di un laboratorio formativo del progetto trentino di accoglienza. Al Consorzio Lavoro Ambiente è stato invece donato, da parte delle operatrici dell’accoglienza, un baobab che troverà spazio negli uffici dove Miriam Bosetti ha lavorato.

I migranti partecipanti hanno ricevuto un'adeguata formazione (anche sul piano della sicurezza) e hanno lavorato nella manutenzione di aree verdi dotati dei dispositivi di protezione individuale e del vestiario necessari per svolgere le attività previste nei diversi cantieri. I quaranta partecipanti hanno operato in due sessioni consecutive (venti migranti a sessione) fra luglio e novembre 2016, tre giornate la settimana per tre ore al giorno. I cantieri coinvolti nel progetto sono: Palazzo delle Albere, MUSE, Villa Gherta di Povo, Dame di Sion, Castello del Buonconsiglio e Opera Universitaria a Trento; Polveriera di Marco a Rovereto; Piccola Opera e Parco Tre Castagni in Valsugana.

I profughi sono stati individuati dal Cinformi attraverso una selezione nella quale sono state valutate le motivazioni personali e le esperienze lavorative pregresse. I partecipanti sono originari di Senegal, Mali, Gambia, Nigeria, Costa d'Avorio, Guinea e Pakistan. L’esperienza di volontariato ha consentito ai migranti di acquisire abilità e competenze che potranno rivelarsi utili nel loro percorso di inserimento sociale. (ac)



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