Giovedì, 29 Settembre 2016 - 17:12 Comunicato 2038

Presentato oggi a Palazzo delle Albere il doppio volume della Soprintendenza per i beni culturali
Parchi e giardini storici in Trentino: tra arte, natura e memoria

Un primo contributo multidisciplinare per la conoscenza d'insieme di un patrimonio ancora poco conosciuto, fragile e a rischio: così si presenta il doppio volume Parchi e giardini storici in Trentino: tra arte, natura e memoria, edito della Soprintendenza per i beni culturali a conclusione di un'ampia campagna di censimento e catalogazione. L'opera, presentata oggi a Trento presso Palazzo delle Albere, restituisce la complessità di aspetti – storici, storico-artistici, architettonici, botanici, forestali – che caratterizza queste architetture vegetali in equilibrio dinamico tra natura e artificio.

Reale o immaginario, incantato o stregato, sacro o profano, privato oppure pubblico, il giardino, in forma scritta o figurata, si presta a interpretazioni discordanti in termini estetici, poetici, figurativi, esistenziali e comunicativi. Se da un lato si offre al risveglio dei sensi nei giochi di luci e ombre, profumi, brezze e calura, dall'altro si propone, in chiave mistica e spirituale, anche come luogo di pace e contemplazione.
Beni 'superflui' carichi di valenze simboliche, distintivi sul piano dello status sociale, parchi e giardini storici si presentano agli studi specialistici come composizioni architettoniche di materia principalmente vivente in cui la cultura, le mode, la volontà d'arte e di artificio si compenetrano, nell'andamento ciclico delle stagioni, con la realtà naturale, che solo in parte si lascia piegare ai desideri e alle ambizioni degli uomini. Conoscere è dunque condizione essenziale per conservare e valorizzare, anche in rapporto al nuovo turismo culturale, siti particolarmente esposti a trasformazioni e interventi inappropriati.
Lo ha ricordato Franco Marzatico, Soprintendente per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, in apertura della presentazione del doppio volume Parchi e giardini storici in Trentino: tra arte, natura e memoria, organizzata presso Palazzo delle Albere in ragione della storia illustre dell'edificio, già al centro di un ameno tessuto di campi, orti e giardini.
All'appuntamento, organizzato in collaborazione con il Servizio attività culturali, sono intervenuti i curatori e l'architetto Wolfgang von Klebelsberg, presidente regionale ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane). L'opera, edita dalla Soprintendenza a conclusione di un'ampia campagna di censimento e catalogazione condotta con la fondamentale collaborazione di tanti privati proprietari, che hanno aperto i propri archivi e fornito informazioni spesso determinanti, è infatti dedicata alla memoria di Antonia Marzani, per lunghi anni presidente regionale e anima dell'ADSI, in ricordo della sua difesa tenace di ville, palazzi, castelli della regione.
Il primo volume, a cura di Alessandro Pasetti Medin, con la collaborazione di Katia Malatesta, raccoglie 13 saggi che concorrono a mettere a fuoco diversi aspetti di un tema squisitamente interdisciplinare: dalla tutela dei 'paesaggi culturali' in Italia e in Europa alla rappresentazione del giardino in fotografia, passando per le realtà scomparse o in pericolo, il rapporto con la città e il paesaggio, la vegetazione, la presenza dell'acqua e la gestione degli spazi verdi trentini, con approfondimenti verticali su casi di particolare importanza come i giardini del Castello del Buonconsiglio o lo stesso prato delle Albere. Vengono inoltre illustrati di prima mano i recenti restauri del giardino Garbari di Trento, del parco delle Terme di Levico, dei giardini dei Ciucioi a Lavis e di Villa de Mersi a Villazzano; in questo senso l'opera, a fronte di gravi perdite, documenta anche gli interventi virtuosi delle pubbliche amministrazioni che hanno restituito alla collettività meravigliosi spazi verdi sottratti al rischio di abbandono e degrado.
Il secondo volume di "Schede", a cura di Giuseppe Bagnoli, Francesca Bertamini e Nicoletta Boccardi, presenta 50 siti di particolare rilievo, selezionati tra i circa 150 precedentemente oggetto di censimento e catalogazione su tutto il territorio trentino. Allo spoglio della bibliografia e delle fonti archivistiche di riferimento si è intrecciata la rilevazione dell'esistente e delle tracce di ciò che è andato perduto, per una prima sistematica ricognizione che ha permesso di mettere in risalto diverse tipologie di beni pubblici e privati (parchi cittadini e giardini del Kurort, di castello, di villa suburbana, di palazzo signorile). Accanto agli spazi verdi più conosciuti o documentati, sono stati presentati in volume anche alcuni giardini 'da scoprire' (finora poco noti) o 'da ricordare' (storicamente importanti ma solo parzialmente conservati). La varietà e ricchezza delle componenti architettoniche e vegetali del giardino storico (fontane, padiglioni, serre, voliere, impianti formali o romantici, ecc.) ha condotto inoltre all’elaborazione di un glossario ad hoc, corredato di illustrazioni e riferimenti alle attestazioni più significative, per un'articolata introduzione alla geografia e alla 'grammatica' dei monumenti verdi del Trentino.

(fm)


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