Lunedì, 12 Dicembre 2016 Comunicato 2645

Aggiornato dalla Giunta su proposta del vicepresidente Olivi il Documento degli interventi di politica del lavoro 2015-2018
Giovani, ricollocazione, reti territoriali per l'occupazione: tutte le novità

Nuovi e più consistenti incentivi per l'assunzione in maniera stabile di giovani fino ai 35 anni, ma anche per la ricollocazione di lavoratori che hanno perso l'impiego, con particolare riferimento a disoccupati over 50, donne al rientro dalla maternità e altri soggetti "deboli"; una più robusta filiera per il lavoro che coinvolga Provincia, imprese, soggetti del terzo settore, servizi territoriali, aperta anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti; nuovi e più sofisticati strumenti per la formazione e la riqualificazione professionale: sono alcune delle misure contenute nell'aggiornamento al Documento degli interventi di politica del lavoro 2015-2018, oggetto di una decisione assunta oggi della Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi.
"Abbiamo sottoposto a revisione il Piano avviato lo scorso anno - spiega il vicepresidente Olivi - per focalizzare in maniera ancora più stringente gli obiettivi prioritari delle politiche pubbliche a sostegno del lavoro, alla luce non da ultimo dei contenuti della manovra di Bilancio 2017 . Con questo aggiornamento abbiamo selezionato innanzitutto alcune categorie dove concentrare la nostra attenzione: giovani, donne, disoccupati "deboli", che hanno bisogno di strumenti più personalizzati per accedere al - o rientrare nel - mercato del lavoro.
Abbiamo inoltre sottolineato la necessità di un rapporto sempre più complementare fra tutti gli attori del sistema, servizi pubblici all'impiego, datori di lavoro, rete dei servizi territoriali, e anche fra le varie banche dati disponibili, per strutturare una vera e propria filiera che prenda in carico il lavoratore e incroci i suoi bisogni, così come le sue qualifiche e competenze, con la domanda del mercato.
E abbiamo tradotto queste esigenze anche in impegni finanziari concreti, che si sommano a quelli previsti in Finanziaria. Ad esempio: se un'impresa oggi assume un giovane, ha un riscontro diretto previsto dal Piano, ovvero un incentivo di complessivi 14.000 euro per i maschi e 18.000 euro per le femmine nei primi due anni, a cui si unisce una deduzione Irap di 36.000 euro. In tutto per l'impresa abbiamo quindi un incentivo alla nuova assunzione che può superare anche i 50.000 euro, fra risorse incamerate e tasse risparmiate".
Caschi di protezione, da lavoro

A distanza di quasi un anno dalla sua approvazione, il Documento degli interventi di politica del lavoro è stato dunque aggiornato dalla Giunta provinciale,  sulla base delle proposte avanzate dall'Agenzia del lavoro, che aveva a sua volta raccolto gli input  della Giunta stessa, contenuti in un conchiuso dello scorso settembre. Le modifiche e le integrazioni  tengono conto delle sperimentazioni attuate e delle modifiche intervenute nel frattempo nel mercato del lavoro. Spicca in particolare il raddoppio delle risorse stanziate per incentivare le nuove assunzioni di giovani (con un contributo  maggiore per l'assunzione di personale femminile, così da bilanciare il disequilibrio esistente fra maschi e femmine) ma anche di over 50. Vediamo in sintesi le principali novità

Giovani

E’ questa una delle voci più significative delle modifiche approvate oggi. E' stato infatti introdotto un incentivo all’assunzione rivolto a datori di lavoro che assumano in modo stabile giovani fino a 35 anni, differenziando l’entità del contributo per maschi e femmine: € 7.000,00 annui per due anni per i maschi e € 9.000,00 annui per due anni per le femmine, in caso di assunzione a tempo indeterminato o trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato. Nel caso di giovane assunto in apprendistato, il contributo è riconosciuto al momento della conferma dell’apprendista.

Nel caso i giovani abbiano l’età per aderire ai percorsi di Garanzia Giovani, il contributo all’assunzione provinciale verrà riconosciuto in aggiunta e successivamente a quello previsto a livello statale.

Rafforzare gli incentivi all’assunzione

Oltre agli incentivi all’assunzione previsti per i giovani, sono stati introdotti ulteriori incentivi, riservati a specifiche categorie di destinatari (disoccupati over 50, donne al rientro dalla maternità, soggetti particolarmente deboli - provenienti dal Progettone o dall’intervento 19 – nonché svantaggiati e disabili).

La misura del sostegno tiene conto dell’eliminazione per il 2017 dalla normativa statale degli incentivi all’assunzione precedentemente previsti. La misura dell’incentivo è significativa perché solo così può essere davvero efficace e stimolare la crescita occupazionale: 

- € 9.000 all’anno per due anni per i disoccupati da più di 12 mesi ultra 50enni;

- € 10.000 all’anno per due anni per le giovani donne e le madri che rientrano nel mercato del lavoro deboli e

- € 12.000 all’anno fino ad un massimo di  quattro anni, per i soggetti disabili.

E’ inoltre previsto uno specifico incentivo a favore di lavoratori beneficiari di indennità di mobilità  pari a € 2.000 per due anni per evitare che, a partire dal 2017, quando verrà meno il riconoscimento dell’indennità di mobilità statale, tali lavoratori siano discriminati rispetto ai percettori di Naspi.

Sono state sostenute in particolare le assunzioni a tempo indeterminato, le trasformazioni da tempo determinato ad indeterminato e le conferme dell’apprendista. Le assunzioni a tempo determinato sono sostenute solo se rivolte a soggetti particolarmente deboli (come i disabili)

- Welfare attivo a salvaguardia dell'occupazione e per la ricollocazione professionale 

In sostanza viene "messo a regime" il modello Whirlpool/Vetri speciali, che ha visto collaborare l’impresa uscente con la Provincia, e quest'ultima, a sua volta, con l’impresa subentrante nel sito industriale di Spini di Gardolo.  Lo sforzo fatto è quello di favorire il mantenimento in forza di lavoratori a rischio di disoccupazione, dipendenti di aziende in difficoltà, e agevolare il riassorbimento dei lavoratori comunque in esubero da parte di aziende in fase di sviluppo. Ove non vi sia una impresa pronta a riassumere i lavoratori, si individuano gli strumenti e i servizi personalizzati per favorirne la ricollocazione, anche con la compartecipazione dell’impresa  uscente.

In quest’ottica di integrazione tra politiche industriali e del lavoro, è stato anche introdotto nel Documento un intervento, “Sostegno alla produttività, allo sviluppo e alla riorganizzazione delle imprese”, per monitorare le aziende che sperimentano significativi processi di crescita o, al contrario,  di crisi, e fornire assistenza tecnica alle parti sociali e alle altre strutture provinciali per gestire al meglio le fasi di transizione.

Ricollocazione dei disoccupati

Il Profiling (profilazione) è stato ulteriormente valorizzato ed approfondito. Il profilo è uno strumento per la ricollocazione dei disoccupati, che viene utilizzato al fine di capire quali, fra le misure disponibili, siano quelle più adatte al singolo lavoratore. L’Agenzia del lavoro ha elaborato un sistema di profilazione degli utenti dei centri per l’impiego i che permette di attribuire al soggetto un indice di occupabilità, individuare gli specifici bisogni della persona per offrirle adeguati servizi formativi, orientativi, di accompagnamento al lavoro e di inserimento lavorativo,  supportare gli operatori di orientamento nella gestione dei colloqui individuali.

Scouting aziendale e marketing territoriale

Verrà realizzata una piattaforma che incroci ed elabori le informazioni contenute in varie banche dati di settore (di Agenzia del lavoro e di altre strutture Provinciale ). L’uso  della piattaforma offre un miglior servizio di orientamento all’utenza in cerca di lavoro e quindi rende l'attività di incontro domanda offerta in modo più efficace.

Inoltre permetterà ad Agenzia del lavoro ed alle altre strutture interessate di verificare i risultati degli interventi di politica attiva e passiva, gli esiti dei percorsi di istruzione e formazione, gli interventi a favore delle imprese promossi dalle amministrazioni pubbliche.

- Potenziata ulteriormente la formazione dei disoccupati

Il modello di finanziamento della formazione tramite titoli di acquisto è stato rafforzato in particolare negli interventi rivolti alla formazione dei disoccupati. E’ previsto che al disoccupato sia assegnato un voucher, perché lo utilizzi presso l’ente formativo prescelto. In questo modo l'interessato viene pienamente reponsabilizzato ad individuare in prima persona il percorso più congeniale.

Inoltre si prevede che al soggetto svantaggiato sia riconosciuto un titolo che potrà utilizzare per potersi vedere attivato un progetto di inserimento presso un soggetto accreditato. La misura del titolo d’acquisto è stabilita in relazione al tipo di rapporto di lavoro che viene instaurato (anche in caso di assunzioni a tempo determinato) e alla tipologia di svantaggio del lavoratore.

Formazione continua: anche per i lavoratori autonomi e liberi professionisti

Fra i destinatari della formazione per lavoratori occupati sono stati inseriti come beneficiari anche  i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

 Nuovo reddito di attivazione

E’ stata introdotta la disciplina del nuovo Reddito di attivazione, sostegno che integra l’indennità statale Naspi, nel rispetto di quanto previsto dalla convenzione Provincia-Inps.

Il nuovo strumento è operativo da 22 ottobre 2016 ed ad oggi sono state presentate circa 200 domande. E’ stato riproposto il riconoscimento dell’Indennità per lavoratori agricoli, che consiste in  un sostegno a favore dei lavoratori agricoli assunti a tempo indeterminato, licenziati per giustificato motivo oggettivo perché si tratta di una categoria di lavoratori che a livello statale è scarsamente tutelata in caso di licenziamento.

 Occupazione femminile e ruolo dei padri

E’ stata elevata la percentuale di sostegno economico riconoscibile al papà che utilizza il congedo parentale in alternativa alla madre lavoratrice dal massimo 40% al 50% della retribuzione entro il limite di 900 euro mensili per massimo 4 mesi. (mp)

(mp)


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