Giovedì, 20 Ottobre 2016 - 14:41 Comunicato 2214

Fa parte della collana dedicata alle ricerche archeologiche nel territorio trentino
“Archeologia delle Alpi”: il secondo volume

Le indagini archeologiche più recenti condotte nel territorio tentino sono raccolte nel secondo volume della collana “Archeologia delle Alpi”, edito dall’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento. La pubblicazione, a cura di Franco Nicolis e Roberta Oberosler, presenta le attività di studio, ricerca, tutela e valorizzazione della Soprintendenza attraverso contributi e approfondimenti degli archeologi, ai quali si aggiungono quelli di collaboratori e di studiosi di altre istituzioni scientifiche di grande valore culturale.

Il volume intende essere uno strumento accessibile e di condivisione con il quale mettere a disposizione del pubblico, composto non solo da addetti ai lavori ma da tutti gli interessati, i risultati delle ricerche e le ultime conoscenze nell'ambito del patrimonio culturale e archeologico in particolare. Si tratta di un lavoro di notevole connotazione scientifica, condotto sul campo con l'apporto di esperti di altre discipline. Le tematiche affrontate sono ampie e diversificate: relazioni di scavi, studi analitici, studi di epigrafia rupestre, storia dell'archeologia trentina, studi di classi di materiali, relazioni su progetti in corso, indagini di archeologia rurale, progetti didattici, rapporti con la società civile, gestione e valorizzazione dei siti e dei musei, restauro, valorizzazione della Biblioteca specialistica.

Dal punto di vista cronologico i contributi del volume spaziano dal Paleolitico superiore al XX secolo: un arco temporale molto ampio che dimostra come l'archeologia si interessi non solo del passato più remoto, ma anche di tematiche di stretta attualità. Ne sono un esempio l'archeologia della Grande Guerra che si occupa del recupero di resti del primo conflitto mondiale e il progetto “T-essere memoria” che affronta il ruolo del museo nel confrontarsi con le problematiche legate alla malattia di Alzheimer. Un approccio con un passato che continua a restituire testimonianze ed evidenze di grande valore anche per il presente, come testimonia ad esempio il progetto “Pia Laviosa Zambotti”. Dedicato alla paletnologa e studiosa anaune alla quale è intitolata la Biblioteca dell'Ufficio beni archeologici, il progetto è stato in parte condotto con gli studenti dell'Istituto Comprensivo di Fondo a riprova dell'interesse che l’eredità culturale suscitaanche nelle generazioni più giovani. Tra gli scavi di ricerca il progetto SMaLL, dedicato al sito di altura di Monte San Martino nel Lomaso, presenta una sintesi delle undici campagne di scavo condotte assieme alla Bayerische Akademie der Wissenschaften che hanno riportato alla luce il più significativo insediamento altomedievale del territorio centroalpino. Le ricerche archeologiche effettuate nel sottosuolo del centro di Trento continuano a restituire evidenze di grande interesse per ricomporre l'assetto dell'antica Tridentum. L'ultimo eccezionale rinvenimento ha permesso di riconoscere parte di un complesso edilizio di epoca tardoantica caratterizzato da uno straordinario mosaico, un manufatto il cui raffinato apparato decorativo indica un edificio di grande prestigio. La scoperta offre importanti spunti di riflessione sul ruolo assunto da Tridentum in epoca tardoantica. (md)

Informazioni
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Soprintendenza per i beni culturali
Ufficio beni archeologici
Via Mantova, 67 - 38122 Trento
tel. 0461 492161
e-mail:uff.beniarcheologici@provincia.tn.itwww.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia



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