Venerdì, 18 Marzo 2016 - 12:30 Comunicato 464

Lo prevede lo schema di protocollo d'intesa approvato dalla Giunta
112, Numero Unico di Emergenza: in Trentino si parte a fine giugno

Tra la fine di giugno e gli inizi del prossimo luglio per la provincia di Trento, e dal gennaio 2017, per quella di Bolzano, partirà l'attivazione del sistema del Numero Unico di Emergenza 112 attraverso la realizzazione di una Centrale Unica di Risposta che raccoglierà le chiamate di emergenza indirizzate ai numeri 112, 113, 115 e 118.
Lo prevede lo schema di protocollo d'intesa fra Ministero dell'Interno, Provincia autonoma di Trento e Provincia autonoma di Bolzano che è stato approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessore alla Protezione civile Tiziano Mellarini.
Con lo stesso provvedimento la Giunta ha autorizzato il presidente Ugo Rossi a firmare il protocollo, che sarà sottoscritto anche dal Ministro dell'Interno Angelino Alfano e dal presidente altoatesino Arno Kompatscher.

La prima decisione, a livello europeo, di individuare un numero unico per le chiamate di emergenza risale al 1991. Con la legge di riforma della Protezione civile, nel 2011 la Provincia autonoma di Trento ha istituito la Centrale Unica di emergenza, che oggi è un Servizio provinciale, proprio con il compito di ricevere gli allarmi e le richieste di soccorso tecnico e sanitario urgenti, che a regime arriveranno al numero unico di emergenza e, ovviamente, di allertare le strutture operative della protezione civile competenti in base all'intervento richiesto.

Per Trento e Bolzano sarà realizzata una singola Centrale Unica di Risposta, questa la definizione adottata dal Ministero dell'Interno, dislocata su due sedi operative, collegate tra loro. Quella di Trento sarà nella sede della Centrale Unica di emergenza, in via Pedrotti; quella di Bolzano sarà in via Druso. Le sedi di Trento e Bolzano della Centrale Unica di Risposta saranno tecnologicamente integrate tra loro ma, per una gestione migliore delle urgenze, le chiamate di emergenza saranno instradate a seconda dei territori da cui provengono. Da sottolineare che gli utenti possono naturalmente continuare a digitare i numeri di emergenza che già conoscono: 112, 113, 115 e 118. (lr)